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Scontro nel Pd per la discarica di Albano Laziale, il sindaco: “Delusi da Gualtieri, fa come Raggi”

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ai microfoni di Fanpage.it: “Siamo profondamente delusi e amareggiati, perché fondamentalmente con la nuova amministrazione capitolina non c’è stato alcun cambio di passo. Stiamo pagando e subendo ancora una volta decisioni che provengono esclusivamente e unilateralmente da Roma Capitale”.
A cura di Enrico Tata
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Roberto Gualtieri come Virginia Raggi. In continuità con la scelta della ex sindaca, il primo cittadino della Capitale e sindaco della Città Metropolitana ha prorogato l'ordinanza che consente di portare i rifiuti di Roma, 1.100 tonnellate di spazzatura al giorno, alla discarica di Roncigliano, che si trova all'interno del comune di Albano Laziale, Castelli Romani. Gualtieri ha firmato l'11 gennaio scorso un'ordinanza "contingibile e urgente" per prorogare di sei mesi l'utilizzo del VII invaso del sito di via Ardeatina, poiché Roma non è ancora in grado, vista la carenza di impianti, di chiudere il ciclo dei rifiuti all'interno del suo territorio. Oggi un centinaio di cittadini dei Castelli ha manifestato in piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere la chiusura della discarica.

Borelli: "Delusi da Gualtieri e Regione Lazio"

Per il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, Partito democratico, quello di Gualtieri è di fatto un tradimento: "Al di là del confronto istituzionale, che è una novità rispetto al passato, siamo profondamente delusi e amareggiati, perché fondamentalmente con la nuova amministrazione capitolina non c'è stato il cambio di passo che speravamo ci fosse. Si è ancora deciso di usare il sito di Roncigliano come sito di sversamento dei rifiuti di Roma. Viene confermata l'incapacità della politica romana di trovare delle soluzioni all'interno del territorio di Roma Capitale. Noi stiamo pagando e subendo ancora una volta decisioni che provengono esclusivamente e unilateralmente da Roma Capitale", ha dichiarato ai microfoni di Fanpage.it

Per il sindaco Borelli si tratta di "una delusione a tutto tondo, che ci auguriamo possa rinfrancata con azioni concrete, scritte nero su bianco. Pretendiamo risposte anche dalla Regione, che deve portare avanti il procedimento di caratterizzazione idrogeologica per capire le falde a che punto di inquinamento sono e che deve fare una bonifica vera dell'intera area di Roncigliano. L'abbiamo chiesto e abbiamo ottenuto dalla Regione due tavoli di confronto tecnici, ma ancora non hanno portato a nulla e sono trascorsi altri tre mesi. Noi vorremmo capire se c'è veramente l'intenzione di farci uscire da questo incubo".

Borelli e altri tre sindaci del territorio sono stati ricevuti dal sindaco Gualtieri e dall'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi, che hanno comunicato loro la decisione di prorogare l'ordinanza: "Non ci aspettavamo una proroga di sei mesi, questa proroga ci fa male. Ci hanno detto che continua ad esserci un'emergenza a Roma perché allo stato attuale non ci sono ancora impianti e strutture che possono accogliere i rifiuti della Capitale. L'ordinanza parla di utilizzo dell'invaso entro sei mesi. Noi verificheremo perché a Roncigliano il problema di fondo è anche il tipo di rifiuto che viene conferito: ci si dice che è un rifiuto secco e trattato, ma la stabilizzazione del rifiuto non c'è se c'è combustione, se fuma, se arrivano i gabbiani, perché significa che c'è una componente organica superiore".

Il sindaco di Albano: "Impugneremo l'ordinanza di Gualtieri"

Il sindaco di Albano ha dichiarato che verranno attivate le vie legali su due livelli: "La prima riguarda il recupero del giudizio di merito sul ricorso al tar relativamente all'autorizzazione e alla voltura della discarica di Roncigliano, che sono alla base della riattivazione dei procedimenti attuali. Impugneremo anche l'ordinanza attuale e nello stesso tempo chiediamo alla Regione Lazio, anzi pretendiamo, visto che stiamo subendo da tanto tempo, la caratterizzazione idrogeologica e la bonifica. E a tutti coloro che ci hanno sostenuto in precedenza dico: siamo sempre noi a subire, a prescindere da chi firma l'ordinanza.

Meleo (5 Stelle): "Raggi fu tacciata di incapacità, ora fanno come noi"

Sulla vicenda l'ex assessora di Virginia Raggi e attualmente capogruppo dei 5 Stelle in Assemblea capitolina, Linda Meleo, ha dichiarato ai microfoni di Fanpage.it: "Quando l'ordinanza la fece la sindaca, tacciata come al solito di incapacità, ‘stanno facendo un disastro', ‘non sono capaci', ‘adesso arriviamo noi'. E invece mi sembra stiano portando avanti le stesse nostre soluzioni. Credo che oltre al tema di Albano debbano anche mettersi d'accordo all'interno della maggioranza, perché vedo che anche al loro interno non sono molto d'accordo sulle soluzioni dei rifiuti. Gualtieri si è subito smentito rispetto agli annunci mirabolanti di ottobre sulla città pulita entro Natale e adesso Zingaretti dice anche che sta facendo un grande lavoro sui rifiuti. In realtà, mi sembra, sta semplicemente continuando quello che avevamo già portato avanti noi. Voglio vedere i ‘bravi' adesso che faranno, saremo alla finestra".

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