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Scontri a Piazza del Popolo: 16 fermi tra cui ultras della Lazio e militanti di estrema destra

Ci sono ultras della Lazio e militanti di estrema destra tra le almeno sedici persone fermate durante gli scontri di ieri sera a Piazza del Popolo, che si sono infiltrati nella manifestazione delle partite Iva. Tutti sono stati identificati. Il centro di Roma protagonista di una guerriglia urbana tra cariche, bombe carta e idranti.
A cura di Alessia Rabbai
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Sono almeno sedici le persone fermate e identificate dalle forze dell'ordine a seguito degli scontri che ieri sera hanno trasformato la manifestazione delle Partite Iva in Piazza del Popolo in una vera e propria guerriglia urbana. Tra queste la maggior parte erano ultras della Lazio e militanti di estrema destra come Forza Nuova, che si sono intrufolati tra i manifestanti, facendo degenerare la situazione in strada con azioni violente, come lanci di petardi, sampietrini, bottiglie di vetro e bombe carta. È il bilancio di una serata movimentata, momenti di paura che hanno fatto barricare in casa i residenti. Le forze dell'ordine hanno cercato di arginare la situazione con decine di agenti in assetto antisommossa, con cariche e utilizzando mezzi dotati di idranti, per disperdere la folla. Le azioni sono poi continuate nelle vie limitrofe, coinvolgendo il centro storico fino a Ponte Regina Margherita e in via Cola di Rienzo, nel quartiere Prati, dove diversi cassonetti sono stati dati alle fiamme e danneggiate diverse auto di servizio delle forze dell'ordine, mentre la Polizia ha lanciato lacrimogeni.

Ieri la protesta dei tassisti e dei gestori delle palestre

Giornata di manifestazione martedì 27 ottobre che, oltre alla manifestazione delle partite Iva a Piazza del Popolo ha visto nella mattinata quella dei gestori di palestre, piscine e scuole di danza in piazza della Rotonda davanti al Pantheon, per chiedere "una riapertura immediata" spiegando che "i nostri impianti sono sicuri, abbiamo rispettato i protocolli". Nel tardo pomeriggio invece i tassisti si sono dati appuntamento in via XX Settembre, davanti alla sede del Ministero dell'Economia e delle Finanze. "Abbiamo fatto viaggiare gratis medici e operatori sanitari, ma siamo stati ignorati sempre dalla politica – spiega un tassista – Abbiamo il 20% del lavoro, non è possibile che le uniche parole che vengono pronunciate nei nostri confronti sono che dobbiamo garantire il servizio. Noi tassisti dobbiamo anche mangiare".

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