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San Lorenzo, Scalo Playground rischia di chiudere. Del Bello: “Quest’estate aboliremo i cocktail bar”

La presidente del Municipio II di Roma a Fanpage.it: “Nessuna iniziativa del municipio potrà avere cocktail bar, i cocktail bar saranno aboliti”.
A cura di Enrico Tata
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Foto Facebook Scalo PlayGround
Foto Facebook Scalo PlayGround

Troppe persone, musica a volume altissimo fino a tarda notte, alcool venduto a prezzi bassissimi sono le contestazioni di alcuni residenti del quartiere. E per questo lo Scalo Playground di largo Settimio Passamonti a San Lorenzo rischia di chiudere. Sempre affollato, il festival è stata una delle esperienze più riuscite, a livello di pubblico, dell'estate romana. Tuttavia per la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, l'evento non può essere organizzato con le stesse modalità della scorsa estate: "I ragazzi dell'associazione Remuria, che lo gestiscono, sono stati bravissimi, l'evento ha avuto un grande successo. Va riproposto, ma il problema è di incompatibilità con ciò che accade a San Lorenzo. Occorre trovare un'altra location insieme all'assessore Gotor, serve un'area alternativa che può ospitare questa iniziativa".

Giovedì ci sarà un incontro tra l'amministrazione municipale e l'associazione Remuria, ma Del Bello ha dichiarato ai microfoni di Fanpage.it che chiederà agli organizzatori di cambiare totalmente la tipologia dell'iniziativa per la prossima estate: "Se sono disponibili, va bene. Abbiamo bisogno che a San Lorenzo ci siano iniziative culturali, ma eventi come quello, che dal punto di vista generale hanno avuto un grandissimo richiamo di pubblico, non sono compatibili con la situazione che attualmente vive il quartiere. Noi dobbiamo cercare di ridurre la pressione e fare in modo che ci siano iniziative rivolte a tutti e anche ai residenti. L'idea, per esempio, è quella di allestire un'area cinematografica in largo Passamonti, perché l'iniziativa dello scorso anno ci ha creato diversi problemi. Tremila persone ogni sera non sono sostenibili".

Del Bello: "Aboliremo i cocktail bar"

La prossima estate, ha annunciato Del bello, "abbiamo intenzione di realizzare una manifestazione in piazza dell'Immacolata, faremo un Festival della Scienza e della Filosofia con la Sapienza, iniziative più ‘tranquille'. L'altro tema su cui saremo intransigenti è quello dell'alcol. Nessuna iniziativa del municipio potrà avere cocktail bar, i cocktail bar saranno aboliti. Lo scorso anno, ed è per questo che si sono verificati questi problemi, sono stati messe a bando iniziative in alcune aree senza risorse, abbiamo chiesto agli operatori culturali di animarli e ovviamente questi ultimi devono rientrare di questi investimenti. Molto spesso il rientro avviene tramite il bar e quindi, per esempio, shottini a 2,5 euro… Questa cosa non si potrà più fare".

L'associazione Remuria: "Scalo Playground capro espiatorio di commercianti senza scrupoli"

Secondo Gabriele dell'associazione Remuria la vicenda dello Scalo Playground "è frutto dell'interesse di alcuni e non dei molti che invece hanno vissuto uno spazio che prima era abbandonato a sé stesso. L'esperienza di Scalo 2021 nasce in fretta e furia dalla necessità dell'amministrazione di ristabilire l'ordine dove è stato accoltellato un ragazzo quando l'associazione aveva già presentato da più di un mese le pratiche per le autorizzazioni. La procedura amministrativa di revoca è però una forzatura che richiama delle motivazioni pretestuose". Per esempio "per quello che riguarda la somministrazione di alcol a basso prezzo, c'è un giorno universitario in cui viene offerto lo spritz a 2 euro, si tratta di Aperol, che non è un superalcolico per via della bassa gradazione, e servito in un bicchiere che è la precisa metà di quello normale".

La procedura di revoca, spiega ancora Gabriele, fa riferimento ad alcuni danneggiamenti di automobili in sosta e di musica ad alto volume fino alle 4 del mattino con decine di controlli delle forze dell'ordine: "Ma questi controlli non si sono mai verificati, anzi chi avesse voluto avrebbe avuto come strumento in 120 giorni sia l'ARPA Lazio sia tutti gli altri enti preposti al controllo che non hanno rilevato alcunché, infatti la musica non è mai finita fuori orario e le emissioni sono sempre state in regola.
Ci racconta ancora oggi la cronaca dei danneggiamenti dei vandali a San Lorenzo e naturalmente ora il festival è chiuso: quindi è la pressione sul quartiere o la mancanza delle istituzioni il vero problema? Scalo Palyground è il capro espiatorio di commercianti senza scrupoli di San Lorenzo e di abitanti esasperati dall'amministrazione, ma questa espiazione manderà per strada 400 lavoratori, senza che il municipio minimamente li consideri, come per il Bancone di birra del Borgo a piazza Bologna. Dove prima c'era spaccio e sofferenza, abbiamo portato una finale mondiale di basket, cultura e sport".

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