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Roma, studentessa tenta il suicidio a scuola: salvata da una bidella

Una ragazza ha tentato di uccidersi mentre si trovava a scuola. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la giovane avrebbe chiesto al docente di andare in bagno, e una volta uscita dalla classe avrebbe tentato di gettarsi da una finestra. A salvarla è stata una bidella, che è riuscita a prenderla e ha dato l’allarme.
A cura di Natascia Grbic
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Una ragazza ha tentato di uccidersi mentre si trovava a scuola. La giovane stava svolgendo un compito in classe quando ha chiesto al docente di turno di poter andare in bagno. Una volta arrivata lì è entrata, ha aperto la finestra e si è sporta. Solo il tempestivo arrivo della bidella le ha salvato la vita: l'operatrice scolastica si è accorta di quello che stava facendo la ragazza, è corsa e l'ha affettata al volo, tirandola dentro e cominciando a urlare. La vicenda è riportata da Il Messaggero: secondo quanto scritto sul quotidiano, la giovane sarebbe ora ricoverata nel reparto di neuropsichiatria dell'ospedale, assistita da medici e infermieri. Ignote le ragioni del gesto: ai docenti e ai compagni che sono accorsi immediatamente, non ha detto nulla. Al momento non è stata ancora inoltrata un'informativa alle forze dell'ordine riguardo l'accaduto. Prima gli psicologici vogliono parlare con la giovane e capire cosa l'ha spinta a tentare il suicidio mentre si trovava a scuola. Poi, nel caso si dovessero configurare gli estremi di un reato, sarà passato tutto alle forze dell'ordine.

17enne suicida, indagato professore a Roma

Questo drammatico evento arriva pochi giorni dopo la notizia della svolta nel caso del 17enne che due anni fa si uccise nella sua abitazione. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio nei confronti di un professore accusato di aver umiliato e reso impossibile la vita al ragazzo. "Vali meno di un bambino, il compito che hai sbagliato sarebbe stato una passeggiata anche per uno studente di seconda elementare". Questa sarebbe solo una delle frasi ingiuriose che il docente avrebbe rivolto al ragazzo – che aveva lievi problemi di apprendimento – causandogli un tale stato di malessere da spingerlo a uccidersi. A confermare le mortificazioni subite dall'adolescente sono stati i compagni di classe: ed è proprio in seguito alle loro dichiarazioni che la Procura ha deciso di riaprire il caso, per andare fino in fondo e capire il perché il ragazzo si sia tolto la vita.

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