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Roma, il Pd vuole il coprifuoco per i locali della movida a Trastevere e San Lorenzo

Le presidenti dei quartieri del centro di Roma, Lorenza Bonaccorsi e Francesca Del Bello, rispettivamente minisindache del Municipio I e Municipio II, entrambe esponenti del Pd, puntano il dito contro la ‘movida selvaggia’ e chiedono un nuovo piano urgente per intervenire sulle notti romane.
A cura di Enrico Tata
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Immagihne di repertorio
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Movida senza regole che spesso si trasforma in violenza, degrado, teppismo che mette a rischio cittadini e residenti. Le presidenti dei quartieri del centro di Roma, Lorenza Bonaccorsi e Francesca Del Bello, rispettivamente minisindache del Municipio I e Municipio II, entrambe esponenti del Partito democratico puntano il dito contro giovani e giovanissimi protagonisti della ‘movida selvaggia' e chiedono un nuovo piano urgente per intervenire sulle notti romane. Soprattutto quelle di San Lorenzo e Trastevere. La questione è stata discussa nella riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi. Presenti i rappresentanti della questura, dei carabinieri, della polizia locale e proprio le due presidenti dem.

La proposta: chiudere all'una i locali della movida romana

Le richieste sono state quelle di incrementare i controlli nei principali luoghi di ritrovo notturni e soprattutto all'interno degli esercizi commerciali. "Inviteremo la Asl e la Guardia di finanza a verificare la regolarità degli esercizi commerciali e le condizioni igienico-sanitarie. Sono interventi necessari anche per salvaguardare gli operatori sani che, altrimenti, vengono penalizzati dalla concorrenza sleale", una delle proposte di Bonaccorsi. Un'altra ipotesi è quella di inasprire le norme sulla vendita delle bevande alcoliche in vetro e al loro consumo in strada. Il regolamento di polizia locale vieta già la consumazione da asporto e la somministrazione di alcolici nelle strade pubbliche e nelle aree verdi tra le 22 e le 7, ma le due presidenti stanno valutando di chiedere anche l'anticipo dell'orario di divieto di vendita, magari alle 20.

Un'altra idea è quella di chiedere la chiusura anticipata dei locali all'una del mattino nelle zone più frequentate della movida e in particolare a Trastevere, piazza Bologna e San Lorenzo. Su questo, però, la presidente Del Bello avrebbe chiesto un'ordinanza ad hoc firmata dal sindaco Gualtieri: "I locali vanno chiusi a mezzanotte al più tardi all’una, ora restano aperti fino alle tre e i ragazzi restano in giro fino all’alba. I ragazzi hanno paura di andare a San Lorenzo". Spiega Del Bello a La Repubblica: "Assistiamo a dei fatti che rientrano esclusivamente nella gestione dell’ordine pubblico. Mi spiego, quando un ragazzo, come è successo sabato scorso in via dei Volsci, a San Lorenzo, ruba l’estintore in un locale e lo svuota in strada, si tratta di una questione di ordine pubblico, non è più movida. Le forze dell’ordine concordano, la chiusura anticipata dei locali permette di controllare meglio il territorio. Se non ci sono assembramenti l’Ama può intervenire prima con la pulizia straordinaria delle strade. Si evità così che i residenti al mattino trovino piazza dell’Immacolata piena di bottiglie della sera prima. I quartieri devono essere vissuti in primis da chi ci abita, la gente ha anche il diritto di dormire. Quello che sta succedendo a San Lorenzo non è proprio di un quartiere vivo. San Lorenzo è diventato un quartiere pericoloso".

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