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Rifiuti, Alfonsi a Fanpage.it: “Roma pulita per Natale e presto indicheremo sito nuova discarica”

Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente, all’Agricoltura e ai Rifiuti di Roma Capitale, ha parlato a Fanpage.it degli obiettivi a lungo termine del suo assessorato e, nell’immediato, dell’andamento del piano di pulizia straordinario della città voluto dal sindaco Roberto Gualtieri.
A cura di Enrico Tata
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Sabrina Alfonsi, assessora capitolina all'Ambiente, all'Agricoltura e ai Rifiuti
Sabrina Alfonsi, assessora capitolina all'Ambiente, all'Agricoltura e ai Rifiuti

"Il tema dei rifiuti a Roma è effettivamente il tema degli impianti, della non sufficienza, della non chiusura del ciclo dei rifiuti all'interno del territorio della Capitale. L’ultimo impianto inaugurato è stato il tmb Salario nel 2011. È stato incendiato e non c'è più. Da allora non si sono stati realizzati e progettati altri impianti. Noi dipendiamo da un sistema che è fuori dalla città e fuori dalla regione". Sabrina Alfonsi, assessora all'Ambiente, all'Agricoltura e ai Rifiuti di Roma Capitale, ha parlato a Fanpage.it degli obiettivi a lungo termine del suo assessorato e, nell'immediato, dell'andamento del piano di pulizia straordinario della città voluto dal sindaco Roberto Gualtieri.

Tra le sue deleghe non ci sono solo i rifiuti, ma anche il verde e l'agricoltura, temi altrettanto importanti. Quali sono gli obiettivi su questi due settori?

Dico sempre che questo è l'assessorato del futuro. La sfida è far diventare Roma una città sostenibile ad alto livello di vivibilità e qualità della vita, che contribuisca al miglioramento, all’interno del sistema pianeta, ad esempio del livello di inquinamento atmosferico. In questo senso puntare sul verde e sull’agricoltura vuol dire puntare sull’ambiente e su una città sostenibile. Gli obiettivi principali sono quelli di una riqualificazione di tutte le ville storiche, la sistemazione di tutta la rete parchi e sicuramente anche di tutte le piccole aree: noi vogliamo dare le aree verdi fino a 20mila metri quadrati ai municipi affinché i giardini di prossimità, i piccoli parchi, possano tornare ad essere luoghi vivibili e fruibili dai cittadini. 

Per quanto riguarda il tema dell’agricoltura?

L’agricoltura può diventare fondamentale per lo sviluppo e per la crescita delle opportunità lavorative nella città di Roma. L'agricoltura vuol dire puntare sugli accordi tra le aziende agricole e il comune per potere mantenere gli ampi spazi verdi che abbiamo, vuol dire anche assegnare le tante terre non assegnate. Immaginatevi che tra qualche anno un turista possa arrivare a Roma e dormire in un agriturismo all'interno della città e possa mangiare eccellenze enogastronomiche a chilometro zero, prodotte all'interno della città. Ma penso anche a sperimentazioni come gli agrinido, gli asili nido in campagna. 

Sono in corso le operazioni del piano straordinario di pulizia della città. Gualtieri ha promesso di pulire la città entro Natale, ci riuscirete?

In realtà io penso che riusciremo a mantenere questo impegno. Il piano straordinario sta andando avanti e anche bene. È chiaro che spesso i risultati possono non essere visibili immediatamente, perché il piano straordinario è fatto di tante azioni: smaltimento delle foglie, disostruzione delle caditoie, la potatura delle alberature sulle strade a rischio allagamento.  È chiaro che vedendo i sacchetti a terra è difficile per i cittadini vedere il resto, ma penso che ci riusciremo. 

Raccolta rifiuti, il problema della Capitale è che mancano gli impianti…

Intanto voglio ribadire che, per quello che ho detto prima, sto cercando di dividere la mia giornata lavorativa su tutte e tre le deleghe. Certamente adesso c’è un’emergenza sul tema dei rifiuti, ma questo non deve mai togliere spazio agli altri obiettivi e alle altre deleghe. Quello che emerge dai giornali è ovviamente il tema di emergenza e sembra si stia lavorando solo su quello, ma non è così. La situazione attuale è che non avevamo sbocchi per i rifiuti: i rifiuti erano a terra perché tutti i mezzi erano pieni, non potevano andare a conferire e quindi non potevano raccogliere altra immondizia. Per questo abbiamo chiuso accordi con Mantova, con Rida, stiamo lavorando sull’Abruzzo, su Livorno e quindi possiamo mettere in sicurezza questa fase che rimane comunque emergenziale finché non avremo i nostri impianti.

Indicherete il sito della nuova discarica?

Intanto non si parla di discariche come Malagrotta, ma di una discarica dove andrà una piccolissima quantità di scarto, uno scarto inerte che non dà cattivi odori o inquinamento. Saremo noi certamente a indicare tutti i tipi di impianti che ci servono: due impianti anaerobici per l'umido, gli impianti della carta, del tessile, della plastica. Più impianti di trasformazione delle singole frazioni si faranno, più lo scarto sarà minore. E poi sicuramente una discarica finale del ciclo, perché il termovalorizzatore non è previsto dal piano rifiuti della Regione Lazio, quindi ci sarà una discarica e indicheremo dove verrà realizzata. A Roma il tema è avere gli impianti e la discarica è la chiusura di questo nuovo ciclo dei rifiuti.

Dai 5 Stelle arrivano critiche. Secondo loro questo piano di pulizia ha ben poco di straordinario…

Il piano straordinario non so se si faceva o non si faceva. La cosa certa è che la città è molto sporca, a fronte di soldi che però c’erano. Questi 40 milioni li abbiamo trovati in gran parte su un bilancio non speso ed è stata una scelta politica investirli sulla pulizia della città. Qualcun altro non l’ha fatto… potevano farlo. La cosa più interessante è che noi facciamo il piano straordinario perché abbiamo questi fondi che vanno spesi entro il 31 dicembre. Ma questo piano deve diventare ordinario e metteremo circa 100 milioni di euro affinché queste attività diventino ordinarie.

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