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Resta in carcere il carabiniere che ha ucciso un uomo e ferito l’ex: sarà chiesta perizia psichiatrica

Resta in carcere Giuseppe Molinaro, l’uomo che il 7 marzo ha ucciso il direttore d’albergo Giovanni Fidaleo e ferito la sua ex compagna. I suoi legali chiederanno una perizia psichiatrica.
A cura di Natascia Grbic
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Resta in carcere Giuseppe Molinaro, il carabiniere che nel pomeriggio del 7 marzo ha ucciso il direttore d'albergo Giovanni Fidaleo e ferito gravemente la sua ex. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dichiarando poi la propria incompetenza per territorio. Gli atti saranno trasmessi alla procura di Cassino.

Non essendoci pericolo di fuga (Molinaro era già nel carcere militare il giorno dell'omicidio) il giudice non ha convalidato il fermo disposto dalla procura. Ha emesso però un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nella quale è stata esclusa la premeditazione.

Oggi si è svolto anche l'interrogatorio di garanzia del carabiniere. Molinaro, che ha sparato con la pistola d'ordinanza, ha dichiarato di essere andato all'albergo di Fidaleo per ‘chiarire' il suo rapporto con M., con la quale si era separato. Nel parcheggio dell'albergo ha incontrato la sua ex, dopodiché – secondo la sua versione – Fidaleo sarebbe uscito dall'hotel con una spranga di ferro. Il militare ha sparato sette colpi, quattro verso il 67enne e tre verso l'ex compagna. Fidaleo è morto sul colpo, mentre la donna è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale Gemelli di Roma in condizioni disperate.

I difensori di Giuseppe Molinaro hanno dichiarato che avanzeranno richiesta di una perizia per valutare le sue condizioni psichiche. Sembra che il 58enne abbia avuto una forte depressione, e che per questo era stato sospeso quattro mesi dall'Arma, per motivi di salute. Dopo essere stato in cura da una psicologa, era stato reintegrato. Il 7 marzo, l'omicidio a Suio Terme e il ferimento dell'ex, che lotta tra la vita e la morte in ospedale.

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