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Razzismo tra atleti al Foro Italico, 15enne insultato e spinto giù dalle scale

Fanpage.it racconta un episodio di razzismo di cui vittima è un atleta straniero di quindici anni di una squadra della provincia di Roma, che nella manifestazione sportiva di Salvamento disputata ieri al Foro Italico, è stato spintonato e insultato da un altro atleta, il quale ora rischia la squalifica.
A cura di Alessia Rabbai
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"Levati immigrato di me…!". Sono le parole che si è sentito rivolgere un quindicenne atleta straniero, durante la manifestazione sportiva di Salvamento, che si è svolta lo scorso weekend di sabato 19 e domenica 20 dicembre nella piscina del Foro Italico a Roma. Un episodio di razzismo tra giovani, avvenuto in un ambiente come quello dello sport, che dovrebbe invece favorire l'inclusione ed il rispetto reciproco. Vittima un adolescente promettente e vincitore di diverse medaglie, aggredito verbalmente e fisicamente per le sue origini ed il colore della pelle, durante le gare di qualificazione per i campionati regionali primaverili di categoria di Salvamento, una disciplina del Nuoto che simula interventi di soccorso in acqua e che viene praticata con l'utilzzo di pinne, torpedo, manichini e sottopassaggi.

Atleta straniero insultato e spinto dalle scale

Come appreso da Fanpage.it l'episodio si è svolto nel pomeriggio di domenica, durante la manifestazione che ha raccolto quattro categorie di atleti del Lazio, di età compresa tra i tredici e i trent'anni, con competizioni divise per sessi, per limitare i contatti tra gareggianti e l'affollamento di bordo vasca e tribune, per l'emergenza coronavirus. Al momento dell'accaduto il quindicenne, dopo aver disputato la sua gara, è andato nello spogliatoio. All'improvviso ha visto andargli incontro un ragazzo, presumibilmente più grande di lui, con il volto parzialmente coperto da mascherina e sul capo il cappuccio dell'accappatoio, che gli ha detto: "Levati, immigrato di me…!" e lo ha spintonato, facendolo cadere dalle scale.

L'atleta che lo ha aggredito rischia la squalifica

Il quindicenne, profondamente scosso, ha raggiunto nuovamente la sua squadra e ha raccontato agli allenatori quanto appena subito, senza però riuscire a riconoscere l'autore dell'aggressione tra gli atleti presenti in piscina, perché il suo viso gli era parso camuffato. Così i due allenatori si sono rivolti al giudice arbitro, il quale ha manifestato solidarietà al giovane atleta, ha reso partecipi tutti i tecnici delle squadre presenti dell'accaduto e ha chiesto di parlarne con i propri atleti, prendendo le distanze dal gesto. Ora si cerca di individuare l'autore dell'episodio razzista e violento, che a livello agonistico rischia la squalifica.

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