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Rapinatori fanno saltare il bancomat per rubare i contanti: esplode la sala del consiglio comunale

La banda ha colpito a Rocca Santo Stefano: il bancomat era installato nella sede del Comune, che è esplosa.
A cura di Natascia Grbic
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La scorsa notte una banda di rapinatori ha fatto saltare in aria il bancomat installato della sede comunale di Rocca Santo Stefano, piccolo comune in provincia di Roma. A esplodere non è stato però solo il bancomat, ma anche l'aula consiliare: ingenti i danni, sono stati divelti tavoli, sedie e mobilio, la cui gran parte è andata completamente in pezzi. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Subiaco, che stanno cercando di risalire agli autori della rapina. I ladri, dopo aver fatto esplodere il bancomat, sono riusciti a scappare con i contanti, ma non è chiaro quante migliaia di euro siano riusciti a portare via. Al momento non sono stati ancora arrestati: i militari procederanno alla visione delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, al fine di provare a identificarli.

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Il boato si è sentito verso le 3.30 del mattino. Paura tra i residenti, che hanno temuto il peggio, ma fortunatamente l'esplosione non ha causato feriti. A esprimere amarezza per quanto accaduto, anche il sindaco di Rocca Santo Stefano, Sandro Runieri. "L'esplosivo ha danneggiato il cuore del nostro comune – ha scritto il primo cittadino su Facebook – Rabbia, amarezza, dispiacere e delusione per il gesto che indirettamente colpisce l'aula del Consiglio comunale, l'aula che ha deciso nel tempo quello che siamo oggi, quello che Rocca è oggi nel bene e nel male. L'aula dove si sono seduti tanti Sindaci e tanti consiglieri. L'aula che è stata luogo di incontro e confronto con i cittadini, l'aula di tante iniziative. Oggi è stato inferto un duro colpo alla nostra comunità e ai suoi sigilli. Tutto è andato distrutto, porte, finestre, lo scranno, banchi, sedie, il confalone, le bandiere e perfino quel Gesù che assisteva ad ogni nostro incontro. Ci attiveremo immediatamente per restituirla presto alla cittadinanza migliore di prima anche se nessuno potrà mai guarirne la ferita".

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