Ultima Generazione, il doppio blocco degli attivisti per il clima sul raccordo

Si tratta del terzo (e del quarto) blocco stradale in una settimana: anche nella mattinata di oggi, mercoledì 26 aprile 2023, gli attivisti per il clima di Ultima Generazione sono tornati a bloccare le strade della capitale con la loro protesta non violenta. Stavolta le e gli attivisti si sono seduti sulla carreggiata esterna del Grande Raccordo Anulare, tra l’uscita 13 quella di Tiburtina e l’uscita 12 alla Centrale del latte.
Attiviste e attivisti hanno oltrepassato la recinzione che affaccia sulla strada e si sono schierati lungo tutta la carreggiata, bloccandola: "Anche oggi in onore di ieri: festeggiare il 25 aprile non è più sufficiente", hanno scritto all'interno di un video condiviso sui social, a partire dal profilo Instagram di Ultima Generazione. "Ho deciso di manifestare con un atto di disobbedienza civile non violenta perché ho paura per il mio futuro, sono terrorizzata", ha dichiarato una dei partecipanti all'azione.

Per alcuni chilometri si sono registrati rallentamenti: i conducenti dei veicoli in coda si sono rivolti agli attivisti in protesta, urlando contro di loro e, in alcuni casi, strattonandoli fuori dalla carreggiata, sulla corsia di emergenza. Fino all'arrivo delle forze dell'ordine, dopo una ventina di minuti, la tensione fra automobilisti e attivisti è stata alta: alla fine sono stati i poliziotti a prendere per le braccia e per i piedi le dieci persone in protesta, a spostarle e a trasferirle in questura. Un'altra azione è poi avvenuta verso le ore 10.45 sempre sul raccordo, stavolta all'uscita Aurelia: a protestare, stavolta, altri 9 attivisti.

Il terzo blocco in una settimana
Già nei giorni scorsi, erano tornati a bloccare la circolazione al Colosseo nella giornata del 20 aprile e in via Appia Nuova, quando sono stati identificati i 20 attivisti che stavano prendendo parte alla protesta lunedì 24 aprile nel corso della campagna contro il governo Non paghiamo il fossile.
Sabato scorso, il 22 aprile, invece, attiviste e attivisti hanno sfilato per la capitale nella street parade, "La fine del mondo". L'evento è stato organizzato proprio nel corso della Giornata della Terra: "Non è stata una scelta casuale – hanno dichiarato gli organizzatori – La crisi climatica sta distruggendo gli ecosistemi che hanno permesso la vita della specie umana e il nostro Paese è sulla linea di frontiera di questa distruzione".