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Quindicenne si dà fuoco a Velletri: morto dopo tre giorni di agonia. Aveva ustioni su tutto il corpo

Il ragazzo di quindici anni che si è dato fuoco cospargendosi di benzina a Velletri non c’e l’ha fatta: è morto dopo tre giorni all’ospedale Gemelli per le gravi ustioni riportate. Gli inquirenti esamineranno il suo smartphone e ascolteranno le testimonianze dei suoi amici, per risalire ai motivi del gesto.
A cura di Alessia Rabbai
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Il quindicenne di nazionalità romena che si è dato fuoco a Velletri è morto dopo tre giorni di agonia in un letto dell'ospedale Agostino Gemelli di Roma. Troppo gravi le ustioni riportate praticamente su tutto il corpo, da non lasciargli purtoppo scampo. Le sue condizioni di salute sono parse fin da subito molto critiche, ma i medici hanno sperato fino all'ultimo insieme ai genitori che si potesse riprendere, che ce la potesse fare. Invece è deceduto dopo una battaglia tra la vita e la morte. Anche il padre era stato trasportato in ospedale, lui al Sant'Eugenio, per ustioni agli arti riportate nel tentativo di salvarlo.

I messaggi di cordoglio di Velletri

Nelle scorse ore i parametri vitali del giovane hanno subito un progressivo peggioramento, poi è arrivata la drammatica notizia che ha sconvolto la comunità. Tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando in queste ore. "Abbiamo sperato e pregato per te, troppo tardi però, dovevamo ascoltarti, non abbiamo saputo aiutarti quando ce lo hai chiesto – scrive su Facebook il sindaco di Velletri, Orlando Pocci – Il dolore è quello della città intera che resta attonita. Che la terra ti sia lieve ragazzo mio".

Il quindicenne si è dato fuoco

I fatti risalgono alla mattina presto di venerdì 25 settembre scorso e sono accaduti nel giardino di un'abitazione in via Fontana Parata, nel Comune di Velletri ai Castelli Romani. Secondo quanto ricostruito, il giovane si sarebbe dato fuoco da solo, dopo essersi cosparso il corpo di un liquido infiammabile, probabilmente benzina. Ad intervenire per primo in suo soccorso è stato il padre, poi il trasporto in volo nel nosocomio della Capitale, nel disperato tentativo di salvargli la vita. Non sono ancora noti i motivi del gesto, che pare si sia trattato di un suicidio.

Indagini sullo smartphone, ascoltati amici e compagni di classe

Sul caso indagano i carabinieri della locale Compagnia, che hanno svolto gli accertamenti del caso, e le indagini sono in corso, per fare chiarezza sull'accaduto. Il ragazzo frequentava la seconda dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore Antonio Mancinelli e Dante Falconi del Comune dei Castelli Romani. Nelle prossima ore gli inquirenti passeranno al vaglio le informazioni contenute all'interno dello smartphone dell'adolescente e ascolteranno amici e compagni di classe dello Scientifico, per cercare di ricostruire le ore precedenti al gesto del ragazzo e tentare di capirne i motivi.

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