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Pugni alla compagna perché si fa scappare un pesce mentre pesca: “Di’ che sei caduta sugli scogli”

Un uomo di 33 anni ha aggredito la compagna perché si è fatta scappare un pesce durante una sessione di pesca al lago di Bolsena. È l’ultimo di una serie di violenze subite dalla donna.
A cura di Rosario Federico
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Il lago di Bolsena (Immagine di repertorio LaPresse)
Il lago di Bolsena (Immagine di repertorio LaPresse)

Prende a calci e pugni la fidanzata durante una sessione di pesca al lago di Bolsena perché si è fatta scappare un pesce dalla canna e poi le brucia i vestiti. Un uomo di 33 anni è finito agli arresti domiciliari per maltrattamenti e lesioni aggravate: dovrà stare ad almeno 500 metri di distanza dalla compagna e dalla sua famiglia indossando il braccialetto elettronico. L'episodio sarebbe solo l'ultimo di una serie di violenze domestiche subite dalla donna.

L'aggressione sulle spiagge del lago di Bolsena

La vicenda è accaduta qualche giorno fa al "Fosso" sul lungolago di Grotte di Castro, una delle spiagge del lago di Bolsena vicino Viterbo. La coppia di fidanzati aveva passato il weekend a dormire nei sacchi a pelo e nel segno del divertimento con una passione in comune, la pesca. Durante la notte passata in riva al lago era partito il segnalatore di una canna da pesca, la ragazza si è alzata ma non ha fatto in tempo a prenderlo che il pesce si è liberato dall'amo.

All'improvviso, senza alcun preavviso è iniziato il litigio. Prima le lamentele da parte dell'uomo, poi le minacce e infine l'aggressione. Dopo le botte, il 33enne ha ripreso un filmato in cui dà fuoco ai vestiti della compagna e la minaccia in caso di denuncia: "Stai attenta a quello che dici, devi dire che sei cascata sugli scogli. Se mi ami, devi credermi e ragionare", avrebbe detto l'uomo, come riporta la Repubblica, forte della sua posizione.

I Carabinieri e gli operatori sanitari del 118 hanno contenuto la rabbia del 33enne che ha provato a far scendere dall'ambulanza la fidanzata: "Sono un pregiudicato cresciuto a Tor Bella Monaca, non ho paura" avrebbe urlato l'uomo. I militari hanno ascoltato la ragazza che ha riportato anche come l'episodio sarebbe solo l'ultimo di una serie di violenze domestiche già subite: insulti, lanci di oggetti, ferite e aggressioni. Con la violenza del lago di Bolsena e i trenta giorni di prognosi sono scattati la denuncia e il braccialetto elettronico.

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