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Protesta ambulanti, le parole di Pavoncello (Ugl) che paragona la sindaca Raggi a un gerarca nazista

Angelo Pavoncello, già candidato con la Lega e leader degli ambulanti dell’Ugl, ha paragonato oggi le politiche della sindaca Virginia Raggi agli ultimatum del capo delle SS Herbert Kappler durante l’occupazione nazista a Roma: “Essendo io di religione ebraica ho voluto far capire come mi sono sentito con un paragone forte”. Storicamente tra gli ambulanti romani è forte la presenza della comunità ebraica.
A cura di Valerio Renzi
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Angelo Pavoncello, già candidato con la Lega alle ultime elezioni europee senza venire eletto, ha guidato oggi la protesta degli ambulanti legati al sindacato Ugl. Pavoncello si è fatto strada guidando gli urtisti romani di religione ebraica, da sempre molto presenti nella categoria, e rappresentando una delle anime dell'ebraismo organizzato a Roma più legata alla destra. Oggi è il vicepresidente nazionale dell'Ana-Ugl, l'Associazione nazionale ambulanti del sindacato, e in questa veste è intervenuto dal palco in piazza della Repubblica facendo un paragone decisamente forte tra le politiche della sindaca Virginia Raggi – che ha deciso di non derogare come previsto da una legge del governo Conte all'entrata in vigore della Direttiva Bolkenstein confermando le licenze per 12 anni ma di metterle subito a bando – e i rastrellamenti nazifascisti.

Angelo Pavoncello e Matteo Salvini
Angelo Pavoncello e Matteo Salvini

Sceso dal palco ha spiegato le ragioni delle sue parole, arrivando a paragonare le condizioni poste dalla sindaca alle azioni di Herbert Kappler, comandante delle SS a Roma.  "Ho fatto un paragone forte, essendo di religione ebraica pensate come mi sono sentito colpito in due circostanze. La sindaca ha detto a me in faccia che ho 72 ore per trovare i posti, come Kappler diede 72 ore ai miei fratelli e sorelle ebrei che ora non ci sono più per consegnare l'oro ai tedeschi. In piazza del Campidoglio durante una manifestazione in un'altra occasione scende e dice ‘o fate come dite io o subito', altre parole che usavano i dittatori. Chiedo scusa ai miei morti, è un paragone forte ma è per far capire che una sindaca non può fare questo".

"La sindaca sta calpestando i diritti dei lavoratori e dei cittadini romani", ha aggiunto Pavoncello, spiegando che gli esposti presentati in procura starebbero dando seguito con un'inchiesta. Il rappresentante dell'Ugl ha poi dichiarato di essere pronto con i suoi iscritti a dare seguito a una richiesta di risarcimento per 500 milioni di euro ai danni del Campidoglio se la giunta non ritirerà la delibera sulle liberalizzazioni. "Chiediamo scusa ai cittadini per il disagio ma siamo sicuri che capiranno la nostra protesta per il diritto al lavoro", ha concluso. La protesta degli operatori dei mercati rionali oggi ha bloccato per ore il Grande Raccordo Anulare mandando il traffico in tilt.

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