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Primo maggio, studenti e lavoratori in piazza contro il Governo: “Dl lavoro aumenta la precarietà”

Questa mattina studenti e lavoratori si sono trovati in largo di Torre Argentina a Roma per una manifestazione contro il Governo e la decisione di convocare il Cdm proprio il primo maggio per discutere il Decreto Lavoro.
A cura di Natascia Grbic
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Studenti e lavoratori, cittadini e sindacati sono scesi oggi in piazza a Roma contro il Governo e la decisione di usare il primo maggio per convocare il Consiglio dei Ministri per l'approvazione del decreto lavoro. Un decreto contestato da tutte le opposizioni, e il cui contenuto non è ancora totalmente chiaro. Sul piatto, il taglio di quattro punti del nucleo fiscale e lo smantellamento del reddito di cittadinanza.

La manifestazione è stata organizzata da Usb, Clap – Camere del lavoro autonomo e precario, Nonna Roma, Blocchi Precari Metropolitani, oltre a studenti e altre realtà sociali romane. Si tratta dello stesso cartello che ha lanciato la manifestazione nazionale a Roma a difesa del reddito di cittadinanza per il 27 maggio.

"La decisione di convocare un Consiglio dei ministri nella data del Primo Maggio per annunciare la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, più libertà alle imprese nell’utilizzo dei contratti a termine e un nuovo ridicolo taglio al cuneo fiscale costituisce una vera e propria provocazione verso tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici", fanno sapere gli organizzatori della manifestazione in una nota.

"Il Primo Maggio è una giornata simbolica ed utilizzarla per affermare una narrazione ispirata alla retorica mussoliniana e finalizzata a nascondere le condizioni di sfruttamento e di bassi salari, che sono il dato drammatico che stiamo vivendo, è un’operazione insidiosa oltre che spregevole".

La manifestazione è partita alle 10 da largo Argentina. "Il primo maggio non è solo una giornata di festa, deve continuare a essere una giornata di lotta – dicono dalla manifestazione – A parlare devono essere i lavoratori e le lavoratrici sfruttati, coloro che conoscono la piaga del lavoro nero, grigio e sottopagato. Meloni afferma che il governo pensa ai precari, con un Decreto che dà soldi a tutti tranne che ai lavoratori".

"Nei provvedimenti di lunedì ci sono anche norme significative in tema di sicurezza sul lavoro, anche questo è un bel modo di celebrare il primo maggio. Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35mila euro e al 7% sotto i 25mila euro, fino alla fine dell'anno", ha dichiarato la premier Giorgia Meloni nell'incontro con le parti sociali che si è tenuto ieri sera. Di diverso avviso opposizioni e sindacati, che ritengono questa misura aumenti la precarietà, oltre a smantellare il reddito di cittadinanza, misura a sostegno delle fasce più deboli della popolazione.

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