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Picco contagi Ama e Atac: servizi a rilento. E i sindacati pensano allo sciopero

Nel primo lunedì dell’anno arriva la notizia del record dei contagi fra i dipendenti Atac e Ama: a rischio le corse e tutti gli spostamenti sui mezzi pubblici nella capitale e il piano straordinario di pulizia in alcuni quartieri.
A cura di Beatrice Tominic
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Il record di contagi che era atteso per queste feste natalizie è arrivato, complice anche la variante Omicron. Fra i cittadini e le cittadine che sono risultati positivi in questo periodo o che si trovano ad affrontare una quarantena in questi giorni, si contano anche molti dipendenti della municipalizzata dei trasporti romani, Atac e di Ama, che nella capitale gestisce la raccolta e lo smistamento dei rifiuti. Secondo i numeri registrati negli ultimi giorni, infatti, la possibilità di trovarsi a vivere in un nuovo stato di emergenza sembra non essere lontana: il rischio che corre la capitale, infatti, è quello di trovarsi con la rete dei trasporti pubblici in tilt con eventuali corse di autobus ridotte o linee interrotte e con il piano di pulizia straordinario della città sospeso.

Atac: rischio per le corse se aumentano i contagi

Nella municipalizzata dei trasporti negli ultimi giorni sono stati registrati già contagi da record: per il momento si contano oltre 150 dipendenti positivi all'infezione di coronavirus e almeno 300 bloccati a casa per la quarantena. Le prime avvisaglie della situazione di Atac in questi primi giorni del 2022 è arrivata nella serata di san Silvestro, 31 dicembre 2021, quando non si è riusciti a far fronte al piano con orario esteso fino alle 2,30 sulla tratta Roma – Lido a causa della mancanza di personale disponibile. Lo ha annunciato la sera stessa Atac che ha bloccato le corse quasi 7 ore prima dell'orario stabilito: "A causa dell’indisponibilità di personale le ultime corse dai capolinea Piramide e Colombo partono alle 19,45".

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Si pensa che siano oltre 450 i dipendenti dell'Atac entrati in quarantena dopo un contatto con un positivo nelle ultime ore e oltre il centinaio quelli contagiati dal Covid: fra questi, si contano molti dipendenti nell'amministrazione e, in numero minore, nei reparti operativi.  Per arginare il problema, intanto, è stato disposto il ritorno in smartworking parziale oltre alla richiesta di limitare la pausa caffè con gli assembramenti davanti alla macchinetta e i contatti con gli altri dipendenti, pena un provvedimento disciplinare. Nei mezzi pubblici, dove nel frattempo è stato introdotto l'uso di mascherina ffp2 da parte dei passeggeri e delle passeggere, è stata reintrodotta la misura della "catenella", un divisorio che separa la zona antistante al posto di guida (dove si trova l'autista), che in molti casi blocca la prima porta di ingresso e i primi sedili nella parte anteriore dell'autobus. Fra i nuovi provvedimenti, infine, anche la distribuzione di mascherine ffp2 da parte dell'azienda.

La prospettiva futura, adesso, è che possa succedere nuovamente come nella serata di venerdì nella tratta di Roma – Lido e che possano essere predisposte chiusure o tagli alle corse dei mezzi per mancanza di personale. In questo scenario già a rischio per i trasporti, inoltre, si aggiunge anche il ritorno a scuola dopo la pausa invernale: si prevede che la crescita di contatti fra i e le conducenti dei mezzi pubblici e gli studenti e le studentesse possa far aumentare ancora di più il numero dei contagi e delle quarantene, che sono raddoppiate nell'ultima settimana del 2021, ma che, nei prossimi giorni, potrebbero stabilizzarsi grazie alle nuove misure previste.

Foto d'archivio.
Foto d'archivio.

Ama: chiuso lo stabilimento di Roma nord

Nel mirino dei contagi di quest'ultimo periodo, oltre alla municipalizzata dei trasporti, anche l'Ama, l'azienda che si occupa di raccogliere e smistare i rifiuti nella capitale. Qui, l'aumento dei contagi si registra soprattutto in quartieri specifici: sono oltre 200, infatti, i contagiati soprattutto nelle zone di Prati, San Giovanni, Tuscolano, Tor Bella Monaca. Nel XV Municipio, invece, quello a nord della città di Roma che comprende i territori di Ponte Milvio e il Foro Italico, fino a La Storta e all'Olgiata è stata chiusa l'intera sede di Ama. Il rischio, in questo caso, è quello di un blocco al piano straordinario della pulizia della città che, fino a questo momento, stava portando a buoni risultati.

Sindacati: la posizione di Uil Trasporti

A causa dei rischi segnalati che i dipendenti delle due aziende si trovano a correre in questi tempi di pandemia, si sono espressi anche i sindacati. "Per noi si tratta di numeri allarmanti: in Atac ad oggi abbiamo circa 175 dipendenti positivi e almeno 300 in quarantena, in Ama la situazione è ancora più drammatica e si parla di punte del 4% dei vari impianti di Ama sul territorio romano. La cosa che ci allarma di più è che Ama non ha rinnovato il contratto con la ditta incaricata di smaltire i rifiuti delle persone infette e quindi sta gravando ancora di più sul personale di Ama che già è insofferente", dichiara a Fanpage.it Maurizio Lago, il segretario generale della Uil Trasporti della regione Lazio. "Noi siamo davvero allarmati, stiamo monitorando la situazione e pensiamo di intraprendere qualche azione. In Ama abbiamo richiesto immediatamente la creazione di un comitato Covid per capire quali siano i piani dell'azienda per arginare l'epidemia e per capire il carico di lavoro del personale che rimane", dice sulla situazione di Ama.

"In Atac stiamo monitorando la situazione, il comitato Covid lì è stato creato prima della fine dello scorso anno. Abbiamo richiesto la consegna immediata delle mascherine ffp2 che è già avvenuta ed è stato riconfermato anche il mantenimento delle "catenelle", riuscito anche grazie al supporto del comune di Roma. Per adesso sono state ripristinate le condizioni che erano state concordate durante il lockdown di due anni fa. Siamo preoccupati, ma in Atac abbiamo un percorso avviato che già prevede, fra le altre cose, il monitoraggio costante. La preoccupazione più grande per il trasporto pubblico romano sarà a partire da lunedì prossimo, quando ricominceranno le scuole e, di conseguenza, è previsto un afflusso maggiore. Proprio lunedì vorremmo capire quali sono le condizioni che mette in campo Atac per cercare di tutelare i lavoratori e se non ci soddisfano, abbiamo già in campo un'azione di scioperi", conclude Lago.

Regione Lazio: zona gialla e mascherine ffp2 sui mezzi pubblici

Nella giornata di oggi la regione Lazio accoglie il nuovo anno con l'ingresso nella zona gialla e, di conseguenza, la mascherina obbligatoria anche all'aperto. All'interno dei mezzi pubblici, cioè negli autobus, nelle metropolitane, nei treni e nei tram, invece, dal 23 dicembre per i passeggeri e le passeggere è già obbligatoria la mascherina ffp2che assicura un maggiore livello di protezione: i controlli su questo specifico punto possono essere effettuati, proprio come il green pass, da qualsiasi agente delle forze dell'ordine.

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