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Perde un mucchio di soldi alle slot machine e rapina la sala con un coltello: 40enne fermato

Un’intera notte passata a giocare in una sala slot di Civitavecchia. Moneta dopo moneta, un 40enne ha perso parecchi soldi. Così ha deciso di passare a casa per un cambio d’abito e di tornare nel locale armato col volto coperto. Minacciandolo con un coltello, si è fatto consegnare dal gestore circa 5000 euro. Rintracciato dalla Polizia, ha confessato.
A cura di Luca Ferrero
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Ha passato tutta la notte incollato alle slot machine di una sala giochi nel centro di Civitavecchia. All'alba, dopo aver perso una notevole somma di denaro, è uscito per armarsi e tornare a rapinare il gestore. In fuga con un bottino di 5000 euro, è stato fermato dagli agenti della Polizia Giudiziaria. Decisive le immagini riprese delle telecamere di sorveglianza. Ora, il 40enne di origine nordafricana dovrà rispondere di rapina aggravata e porto abusivo di armi.

La rapina dopo una notte intera passata alla sala slot

È successo tutto nel giro di pochi minuti, all'alba di domenica. Il 40enne aveva deciso di trascorrere l'ultimo sabato notte d'estate nella sala slot Big One di via Roma, nel centro della città portuale. Mentre le vie della movida brulicavano di gente, l'uomo è rimasto attaccato per ore alle slot machine. Ha giocato con i pulsanti e le immagini rotanti senza sosta. Moneta dopo moneta, ha perso una somma di denaro molto consistente. Sfinito, alle 5.30 di mattina si è trascinato fuori dal locale. Dopo qualche minuto, il tempo di cambiare velocemente d'abito e trovare l'arma giusta, ha fatto rientro nella sala con il volto coperto, divenendo così irriconoscibile per gli avventori e per il personale. Con un grosso coltello ha minacciato il gestore e si è fatto consegnare l'incasso: un bottino di ben 5000 euro. Dopo che il rapinatore ha lasciato il locale, dalla sala slot è partita la chiamata di denuncia alla Polizia.

Le ricerche e le prove che hanno incastrato il rapinatore

Sul luogo sono subito giunti gli agenti della Polizia di Stato, ma l'uomo era già in fuga da tempo. Gli investigatori hanno quindi acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza interne e ascoltato il racconto della vittima. È proprio dall'attenta visione delle immagini che sono sorti i primi sospetti. L'ultimo cliente a lasciare il locale prima dell'ingresso del rapinatore è stato un uomo già noto alla Polizia. Gli investigatori hanno inoltre notato che la sua corporatura poteva coincidere con quella del ricercato, nonostante avesse agito col volto travisato dal cappuccio della felpa e dalla mascherina chirurgica. La svolta nelle indagini è arrivata nel pomeriggio. Gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato distaccato di Civitavecchia hanno rintracciato il 40enne in uno posto che era solito frequentare con indosso dei pantaloni identici a quelli del rapinatore. I sospetti sono così diventati ancora più consistenti prima della scoperta decisiva: in un magazzino l'uomo nascondeva il coltello, la busta e la mascherina usati nella rapina. Incalzato dagli investigatori, ha poi confessato.

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