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Pacemaker impiantato male, 8 medici indagati per la morte del piccolo Giacomo: disposta una perizia

Il gip del tribunale di Roma Andrea Fanelli ha disposto una perizia sul caso della morte di Giacomo Francesco Saccomanno, nato a Rosarno e deceduto a Roma nel gennaio del 2019 all’età di appena due anni. Secondo l’accusa otto medici dell’ospedale Bambino Gesù sarebbero colpevoli di omicidio colposo. Le cause della morte saranno accertate da tre periti.
A cura di Enrico Tata
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Il gip Andrea Fanelli ha disposto una perizia sul caso della morte di un bimbo di due anni all'ospedale Bambino Gesù di Roma per un impianto di pacemaker eseguito forse in maniera non corretta. Se ne occuperanno tre medici periti del tribunale di Roma: a loro spetterà il compito di ricostruire le cause della morte del piccolo, deceduto nel gennaio del 2019. Gli esami inizieranno a fine ottobre e le conclusioni dei tre esperti sono attese per febbraio. Otto medici dell'ospedale pediatrico romano sono finiti nel registro degli indagati per omicidio colposo.

La storia di Giacomo Francesco Saccomanno

Giacomo Francesco Saccomanno, nato a Rosarno, aveva un blocco atrioventricolare completo congenito e per questo gli è stato impiantato un pacemaker: l'intervento è stato eseguito al centro cardiologico pediatrico Mediterraneo del Bambino Gesù al San Vincenzo di Taormina. In seguito il piccolo è stato trasferito a Roma, dove è morto per arresto cardiocircolatorio. Secondo i periti di parte civile la colpa è dei medici, che avrebbero impiantato male il pacemaker (provocando di fatto al piccolo una insufficienza cardiocircolatoria) e poi non sarebbero intervenuti con un'operazione che avrebbe potuto salvare la vita al bimbo. Per i medici l'equipe del Bambino Gesù non si sarebbe accorta della gravità della situazione: segnali di un malfunzionamento si sarebbero presentati ad aprile del 2018, ma i medici non sarebbero intervenuti la dovuta urgenza per far fronte alla situazione. Il 31 dicembre 2018 le condizioni del piccolo si sono aggravate e Giacomo è stato trasportato con un aereo militare a Roma.

Dal Bambino Gesù: "C'è stata una complicazione prevista in letteratura"

Dal Bambino Gesù fanno sapere che "c'è stata una complicazione prevista in letteratura che si registra in pochissimi casi e risolvibile chirurgicamente. L'intervento era stato già programmato. Ma il bambino purtroppo, in attesa di tornare a ricovero, ha contratto un virus e poi una polmonite che gli è risultata fatale. L'ospedale è vicino alla famiglia e fiducioso del lavoro della magistratura".

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