Operaio folgorato nel deposito di Scalo San Lorenzo è grave: terzo incidente sul lavoro in 2 giorni

Un operaio è grave dopo essere rimasto folgorato nel deposito ferroviario allo scalo di San Lorenzo. È il terzo incidente sul lavoro in due giorni, i primi due mortali. Una tragedia sfiorata quella avvenuta verso l'ora di pranzo di giovedì scorso 28 aprile, l'operaio è finito in ospedale ma fortunatamente non rischia la vita. Si tratta di un cinquantacinquenne che stava lavorando nel deposito dei treni, quando, per cause non note e ancora in corso d'accertamento, probabilmente mentre si stava occupando della manutenzione di un convoglio, è stato attraversato da una scarica di corrente. Subito si è attivata la macchina dei soccorsi, arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, con la richiesta urgente d'intervento, sul posto è giunto il personale sanitario in ambulanza, che lo ha preso in carico e lo ha portato al vicino Policlinico Umberto I.
Arrivato al pronto soccorso il paziente è stato affidato ai medici, che lo hanno sottoposto alle cure del caso. Da quanto si apprende è sotto osservazione ma non rischia di morire. Presenti per gli accertamenti di rito agenti della polizia ferroviaria di Termini e gli ispettori del lavoro della Asl territoriale. Le indagini sono in corso, per ricostruire la dinamica dell'accaduto, per capire se l'operaio fosse messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza e se l'incidente si sarebbe potuto evitare.
Tre incidenti sul lavoro in due giorni, due mortali
L'incidente sul lavoro allo Scalo di San Lorenzo di ieri è il terzo che si verifica in due giorni. Il cinquantacinquenne fortunatamente sta bene ed è fuori pericolo, mentre due sono stati i morti. Mercoledì scorso il sessantunenne Bernardino Passacantilli è caduto da un ponteggio sul quale stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione in via Toscana. A poche ore di distanza Fabio Paolotti è morto a trentanove anni, precipitato nel vano di un ascensore, mentre stava svolgendo dei lavori al ministero degli Esteri alla Farnesina.