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Triplice omicidio a Prati (Roma)

Omicidio Roma Prati, spunta un sospettato: fermato il presunto killer di prostitute

Incastrato dalle telecamere, è stato fermato dalla Squadra Mobile un uomo fra i 45 e i 50 anni sospettato di aver ucciso tre prostitute nel quartiere Prati.
A cura di Beatrice Tominic
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Via Riboty. A destra la telecamera dell'appartamento nascosta dietro al vaso: avrebbe ripreso il volto del killer.
Via Riboty. A destra la telecamera dell'appartamento nascosta dietro al vaso: avrebbe ripreso il volto del killer.
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Fermato dalla Squadra Mobile il presunto killer che avrebbe ucciso le tre prostitute nel quartiere di Prati lo scorso giovedì 17 novembre 2022. Come scrive Chi l'ha visto?, si tratterebbe di un romano di 50 anni con precedenti penali con problemi di tossicodipendenza. Il sospettato è stato fermato all'alba di questa mattina in via Cesare Lombroso da carabinieri e polizia: sembra si tratti di un volto già noto alle forze dell'ordine e che sia stato guardiaspalle del boss Michele Senese. È stato portato in Questura, in stato di fermo, dove si trova ancora adesso, interrogato dalla Squadra Mobile. Nel frattempo la Questura informa che la collettività può stare tranquilla perché fatti di questo genere non si ripeteranno. All'interno del palazzo si è tenuto un sopralluogo da parte della polizia scientifica.

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L'identità del sospettato

La polizia è arrivata a scoprire l'identità del sospettato analizzando le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona fra via Riboty e via Durazzo. Nei video il volto di un uomo appare in diverse angolazioni, presumibilmente prima di uccidere e anche dopo, quando era in fuga: potrebbe trattarsi del killer di prostitute che lo scorso giovedì 17 novembre ha ucciso tre donne a Roma, nel quartiere Prati. Fra le telecamere analizzate anche quella nascosta dietro ad un vaso, che si affaccia sulla strada dalla finestra dell'appartamento in cui si prostituivano le due donne di origine cinese (nella foto in apertura).

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Oltre alle videocamere, ci sarebbe anche una supertestimone uscita con l'assassino dopo i delitti, che avrebbe rivelato agli agenti: "Mi ha detto di aver ucciso tre donne". La Questura dovrebbe essere riuscita a risalire alla donna confrontando i tabulati telefonici della donna con i contatti delle tre vittime. Da aggiungere, infine, anche le numerose tracce lasciate dal killer su entrambe le scene dei delitti: gli inquirenti sarebbero riusciti a trovare il suo dna su citofono, mobili, letti e anche sui corpi delle tre donne accoltellate.

Il triplice omicidio a Prati

La prima donna ad essere uccisa sarebbe stata Martha Castaño Torres, il cui cadavere è stato rinvenuto in via Durazzo. La morte della donna, di nazionalità colombiana, secondo il medico legale sarebbe avvenuta fra le 8.40 e le 10, a seguito del rapporto sessuale: è stata uccisa mentre si trovava ancora sul letto, accoltellandola.

Poco distante, a neanche dieci minuti di distanza, sono state rinvenute le due donne cinesi. Anche loro si prostituivano e anche loro sono state uccise a coltellate: per modalità e vicinanza dei fatti accaduti, dopo un primo momento di esitazione, si è subito pensato che potesse essere stata una stessa persona ad ucciderle. La prima, uccisa all'interno dell'appartamento, aveva 45 anni. Mentre la seconda, 25 anni appena, è stata trovata in un lago di sangue sul pianerottolo: probabilmente stava provando a scappare dal killer. Nel frattempo proseguono le ricerche dell'arma del delitto, un coltello lungo e affilato con cui l'assassino ha pugnalato al petto e alla gola le tre donne.

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