Omicidio del giostraio Luigi Cena alla sagra a Capena, arrestati tre dipendenti del fratello: incastrati dai video

Tre giovani, due di 19 e uno 24 anni, sono stati arrestati per l’omicidio di Stefano ‘Luigi’ Cena, il giostraio morto dopo essere stato aggredito durante la Festa dell’Uva a Capena. Gli aggressori conoscevano la vittima.
A cura di Francesco Esposito
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Stefano ’Luigi’ Cena e un momento dell’aggressione
Stefano ’Luigi’ Cena e un momento dell’aggressione

I carabinieri della compagnia di Monterotondo hanno arrestato e portato in carcere due ragazzi di 19 e uno di 24 anni per l'omicidio di Stefano ‘Luigi' Cena, il giostraio di 65 anni di Capena morto il 14 ottobre scorso dopo essere stato aggredito durante la Festa dell'Uva il 5 ottobre. I militari, coordinati dalla procura di Tivoli, hanno anche ricostruito la dinamica del pestaggio. I tre indagati erano collaboratori del fratello di Cena, anche lui giostraio.

Il pestaggio nato da una lite nel pomeriggio del 5 ottobre

I due 19enni e il 24enne, per cui è scattata l'esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari, sono accusati di omicidio volontario aggravato in concorso insieme ad altre persone ancora da identificare. Secondo quanto ricostruito dalle autorità giudiziarie tramite l'analisi dei filmati di videosorveglianza e dei telefoni, l'aggressione sarebbe scaturita da una discussione avvenuta già nel pomeriggio del 5 ottobre fra la vittima e uno degli aggressori. Nella serata, al culmine della sagra che stava coinvolgendo tutto il paese, la lite è degenerata fino a coinvolgere anche la moglie e il figlio di Luigi Cena.

Stefano Cena conosceva gli indagati

Il 65enne è stato circondato e colpito ripetutamente da un gruppo di giovani tra cui gli attuali tre indagati, anche loro giostrai e collaboratori del fratello della vittima. Questa vicinanza aveva fatto nascere fra gli abitanti di Capena il sospetto che dietro all'aggressione ci fosse una faida familiare, ma al momento nessuna ipotesi può essere esclusa.

Inizialmente Cena, nonostante le molte botte ricevute, è riuscito ad allontanarsi dai suoi aggressori, ma poi si è accorto che questi si stavano dirigendo verso la moglie. Ha provato a raggiungerla per permetterle di mettersi in salvo, ma a quel punto è stato ancora una volta preso di mira, sbattuto per terra e colpito in vari punti vitali. Gli aggressori si sono poi rivolti verso il figlio di Stefano Cena, iniziando un inseguimento che è stato bloccato dall'intervento dei carabinieri.

L'inchiesta coordinata dalla procura di Tivoli guidata da Andrea Calice ha portato, finora, all'identificazione di tre dei giovani che hanno aggredito il giostraio. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Rebibbia e restano a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori indagini. I carabinieri sono ancora al lavoro per individuare tutti i partecipanti al feroce pestaggio.

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