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Omicidio Cerciello, Elder capace di intendere e volere: “Ma ha mente di bambino in corpo adulto”

Finnegan Lee Elder soffre di disturbi di personalità dovuti soprattutto all’abuso di cannabis, ma non presenta “scompensi psicotici”. Inoltre i due medici hanno i presunti tentati suicidi da parte di Elder definendoli “tentativi molto blandi”. Secondo gli psichiatri era capace di intendere e di volere quando ha ucciso Mario Cerciello Rega.
A cura di Enrico Tata
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Finnegan Lee Elder è capace di intendere e di volere e può essere, quindi, imputabile. Il giovane americano è accusato insieme al suo amico Gabriel Natale Hjorth dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega il 26 luglio dell'anno scorso a Roma. Secondo gli psichiatri autori della perizia, i professori Stefano Ferracuti e Vittorio Fineschi, il ragazzo soffre di disturbi di personalità dovuti soprattutto all'abuso di cannabis, ma non presenta "scompensi psicotici". Inoltre i due medici hanno i presunti tentati suicidi da parte di Elder definendoli "tentativi molto blandi". Nello specifico si sono soffermati sull'episodio del tentato suicidio compiuto nel 2018 a San Francisco: dopo una litigata con la ragazza si butto nel fiume sotto il Golden Bridge e si incise il nome della fidanzata, ‘Mia', sul braccio. Gli psichiatri hanno sottolineato che i tagli erano molto superficiali e che si tuffò, sotto effetto di Xanax, nel fiume da un'altezza non elevata e tornò a riva nuotando con le sue braccia. Dopo quell'episodio finì per qualche giorno in ospedale e fu curato con ansiolitici e antidepressivi. Secondo la perizia dei due professori Elder "presenta un disturbo di personalità borderline-antisociale di gravità medio elevata, con una storia di abuso di sostanze (in particolare Thc) e un possibile disturbo post-traumatico da stress".

Finnegan Lee Elder era capace di intendere e di volere

Quando uccise Cerciello Rega era capace di intendere e di volere ed è per questo giudicabile. Nella sua personalità, tuttavia, "ci sono aspetti melodrammatici evidenti ma e' vero anche che lui si mette in pericolo, dato che le cose fatte hanno un certo grado di letalità". Gabriele Sani, psichiatra e consulente della difesa ha dichiarato espressamente la mente del giovane potrebbe "essere quella di un minorenne nel corpo di un maggiorenne". Per Sani il ragazzo si è sentito vittima di un agguato, ha perso il controllo "e in quella manciata di secondi, tutto è accaduto". Una ricostruzione, questa, contestata duramente dalla pm Maria Sabrina Calabretta, ha chiesto: "Un cortocircuito durato 11 fendenti?".

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