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Niente soldi del Pnrr per i biodigestori di Roma, la rabbia di Gualtieri: “Scelta incomprensibile”

La decisione apre una crepa nel piano rifiuti del Campidoglio. Gualtieri annuncia battaglia “in tutte le sedi istituzionali”, a cominciare dalla discussione della legge di Bilancio in parlamento.
A cura di Valerio Renzi
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I due biodigestori previsti dal piano rifiuti di Ama, non saranno finanziati con i fondi del Pnrr. Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha scelto di escludere i progetti presentati da Roma Capitale per i due impianti, fondamentali per chiudere il ciclo dei rifiuti della capitale. Una doccia fredda per l'amministrazione Gualtieri, con il sindaco tutte le furie per quella che ritiene essere una scelta "incomprensibile"

"Il mancato finanziamento con i fondi Pnrr dei progetti presentati da Roma Capitale per la realizzazione di due biodigestori anaerobici e di due impianti per la selezione della carta e della plastica è una scelta incomprensibile da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. – si legge in una nota arrivata in serata dal Campidoglio –  Una scelta frutto di criteri sbagliati che non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico".

Roma Capitale sottolinea poi come i due biodigestori sono stati "dichiarati ammissibili ricevendo un’ottima valutazione, classificandosi al ventesimo posto della graduatoria su 453 progetti presentati nell’area centro-sud. Roma, assieme alle altre grandi città ingiustamente penalizzate da questi criteri, continuerà ad agire in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio, affinché venga rivista questa scelta". Il messaggio al governo è chiaro: i finanziamenti per gli impianti di Roma devono essere trovati, sono necessari per dare a Roma "una rete impiantistica moderna che la renda autosufficiente nel trattamento delle diverse filiere di rifiuti”. Insomma Gualtieri è pronto a dare battaglia, perché il bando per il maxi termovalorizzatore – di cui è stato presentato il bando lo scorso giovedì – è solo un tassello di una strategia irrinunciabile per il Campidoglio.

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