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Musei gratis per i romani: la sindaca Raggi lo chiede a Franceschini

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, durante una diretta su Twitch: “La richiesta che farei al ministro Dario Franceschini sarebbe quella di togliere il biglietto d’ingresso a musei, mostre e parchi archeologici. La possibilità di visitare i musei dovrebbe essere senza limite, quantomeno per i romani”.
A cura di Enrico Tata
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Nel corso di una diretta su Twitch la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha chiesto al ministro della Cultura, Dario Franceschini, di rendere gratuiti i musei della Capitale, almeno per i cittadini. Così Raggi: "La richiesta che farei a Franceschini sarebbe quella di togliere il biglietto d'ingresso a musei, mostre e parchi archeologici. La possibilità di visitare i musei dovrebbe essere senza limite, quantomeno per i romani. Non è per banalizzare il contenuto dei musei, anzi, ma per attirare visitatori".

Le polemiche sulla folla ai Musei Vaticani

Ricordiamo che le regole della zona gialla prevedono la possibilità, per musei e mostre, di rimanere aperti al pubblico dal lunedì al venerdì. Dovranno rimanere chiusi nel weekend e tutti i giorni se il Lazio dovesse tornare in zona arancione o passare in zona rossa. Negli ultimi giorni c'è stata polemica per quanto accaduto ai Musei Vaticani lo scorso sabato, alla vigilia della domenica di San Valentino. Una guida ha denunciato tra le sale del museo quello che ha definito un vero e proprio "carnaio umano". I Musei, infatti, rispondono alle regole anti Covid dello Stato del Vaticano e quindi sono l'unica istituzione museale che di fatto era aperta sabato 13 febbraio (sono aperti dal lunedì al sabato). Questo, evidentemente, ha causato un forte afflusso di visitatori. Tra l'altro la stessa guida che ha denunciato il fatto osservava come nel corso della settimana i Musei fossero praticamente vuoti e senza visitatori. Queste le sue accuse su Facebook: "Ho guidato un piccolo gruppo all’interno dei Musei Vaticani. Quello che ho visto mi ha fatto profondamente vergognare. Un carnaio umano, in totale contrapposizione con le più basilari normative mondiali (non italiane o europee, ma universali) in materia di contrapposizione al Covid-19. Nessun distanziamento, nessuna organizzazione, follia allo stato puro: scene di isterismo individuale e collettivo, caos primordiale, shock e paura nei partecipanti".

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