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Molestata al concerto del primo maggio, amica della vittima: “Avrei preferito il carcere all’espulsione”

I tre aggressori, in Italia per studiare, sono stati rimpatriati in Tunisia. L’amica della vittima: “Ora la vicenda verrà strumentalizzata per questioni politiche. In questo Paese difficilmente si centra il nocciolo delle questioni: la violenza di genere non dipende dalla nazionalità”.
A cura di Natascia Grbic
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Sono stati rimpatriati i tre ragazzi tunisini accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza al concerto del primo maggio a Roma. Lo ha reso noto il Viminale: i tre, iscritti al Dams e alla facoltà di ingegneria a Roma Tre, sono stati prima arrestatie trattenuti presso il centro per il l'immigrazione, e poi espulsi. Per tutti e tre erano scattate le verifiche dell'ufficio immigrazione, che ha provveduto ad annullare i percorsi di regolarizzazione. Erano infatti arrivati in Italia con un permesso di soggiorno di studio. Al termine degli accertamenti, sono stati rimpatriati in Tunisia.

"Spero non facciano del male alle donne nel loro Paese – commenta a la Repubblica un'amica della vittima – Di sicuro non mi sento più sicura perché sono stati espulsi. Non sono dei pericolosi serial killer, ma uomini qualunque che hanno molestato una mia amica e spero di non incontrarne altri. All’espulsione avrei preferito il carcere. Ora la vicenda verrà strumentalizzata per questioni politiche. In questo Paese difficilmente si centra il nocciolo delle questioni: la violenza di genere non dipende dalla nazionalità".

La notizia è stata resa nota nella giornata di ieri dal Viminale, che ha sottolineato come "la straordinaria professionalità degli operatori della polizia di Stato, della questura di Roma e la collaborazione della vittima avevano consentito l'immediato arresto dei tre stranieriin mezzo a centinaia di migliaia di persone". Subito individuati, avevano negato ogni responsabilità: il giudice però, non gli ha creduto. La testimonianza della vittima, delle sue amiche e delle persone che hanno assistito alla scena hanno confermato gli abusi, avvenuti mentre sul palco si stavano esibendo gli artisti chiamati a cantare per il primo maggio. Approfittando della calca, i tre hanno cominciato a palpeggiare la vittima, arrivata da Caserta per assistere all'evento: la giovane ha cominciato a urlare, ha provato a divincolarsi, ma in mezzo alla ressa non era semplice. È stata raggiunta dalle amiche e aiutata, nel frattempo i tre stavano provando ad allontanarsi, forse fiduciosi del fatto che non sarebbero stati individuati in mezzo a migliaia di persone.

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