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Massimo Bochicchio, l’autopsia: morto per i traumi dell’incidente, non è stato bruciato vivo

I primi risultati dell’autopsia svolta sulla salma di Massimo Bochicchio svelano come il broker 56enne sia morto a causa dei traumi dell’incidente e non sia stato bruciato vivo.
A cura di Alessia Rabbai
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Massimo Bochicchio
Massimo Bochicchio

I primi risultati dell'autopsia svolta sulla salma di Massimo Bochicchio evidenziano come sia morto per le gravi ferite e i traumi riportati a seguito del violento incidente di cui è rimasto vittima lo scorso 19 giugno, quando la sua moto Bmw si è schiantata contro il muro dell'aeroporto dell'Urbe di Roma. Come riporta Il Messaggero, dai risultati autoptici finora registrati dunque è emerso che il corpo del cinquntaseienne non è stato bruciato vivo, ma che quando le fiamme lo hanno raggiunto era già deceduto. I risultati dell'autopsia dovranno aiutare gli investigatori che indagano sulla vicenda a far luce su quanto accaduto. Si attendono ancora i risultati completi degli esami tossicologici, anche se al momento pare non abbia assunto sostanze stupefacenti o alcol. Terminate le verifiche il corpo riceverà il nulla osta e verrà restituito ai famigliari, per la celebrazione dei funerali.

Perizia sulla moto e immagini delle telecamere al vaglio

Proseguono le indagini della Procura di Roma per capire cosa abbia provocato l'incidente stradale nel quale Bochicchio è rimasto coinvolto. Broker, era accusato di truffa nei confronti di decine di vip, tra le Conte, Lippi ed El Shaarawy, per una cifra pari a circa 600 milioni di euro. Nel sinistro infatti non risultano coinvolti altri veicoli e non è chiaro cosa abbia portato Bochicchio a schiantarsi contro quel muro. Via Salaria in quel tratto è infatti dritta e al momento in cui si è verificato l'incidente, non avrebbe presentato buche, dossi o radici sporgenti. Il passo successivo sarà una perizia condotta sulla moto, che servirà a stabilire se si sia verificato un eventuale malfuzionamento, che gli abbia fatto eprdere il controllo alla guida. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza dell’aeroporto i cui filmati potrebbero aver immortalato delle scene utili a ricostruire la dinamica dell'accaduto dell'incidente in cui ha perso la vita Bochicchio.

Ipotesi istigazione al suicidio e malore

L'ipotesi sulla quale indaga la Procura è che quella d'istigazione al suicidio, al momento non ci sono però nomi iscritti nel registro degli indagati. Bochicchio dunque, se i sospetti degli inquirenti troveranno conferma, potrebbe essersi tolto la vita. Una seconda ipotesi vedrebbe il malore come causa che ha provocato il sinistro, ipotesi che dovrà essere smentita o confermata dal medico legale.

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