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“Mancano mezzi e personale, impossibile assicurare il soccorso”: la lettera dei vigili del fuoco

In una lettera indirizzata al sindaco di Roma e al presidente della Regione Lazio, i vigili del fuoco sottolineano la mancanza di mezzi e personale utili per garantire il soccorso. “Siamo allo stremo”.
A cura di Natascia Grbic
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Una lettera a Nicola Zingaretti e Roberto Gualtieri per chiedere un incremento di mezzi e di organico. I vigili del fuoco di Roma della Cgil hanno scritto al presidente della Regione Lazio e al sindaco di Roma per spiegare le difficoltà incontrate dai pompieri soprattutto in questo periodo dove gli incendi si susseguono numerosi giorno dopo giorno. Una lettera che, numeri alla mano, esordisce dicendo che "in queste condizioni i vigili del fuoco non riescono più ad assicurare il soccorso a Roma ed ai suoi 121 comuni dell'ara Metropolitana".

"Il dispositivo di soccorso tuttora in atto risale a 20 anni fa e prevede meno di 1400 operatori divisi in 4 turni che rispondono alle chiamate di tutta la Città Metropolitana – continua la lettera – Un territorio vastissimo che comprende due aeroporti internazionali e il porto di Civitavecchia con il maggior traffico crocieristico del Paese, oltre le sedi istituzionali e diplomatiche di tutti i Paesi".

"Questo oggi viene fronteggiato, al netto delle carenze organiche strutturali ed alle assenze per il diritto alle ferie o di personale assente per infortunio o patologie correlate al servizio, da circa 200 operatori in turni di dodici ore, che assicurano il soccorso tecnico urgente del territorio romano".

Nell'ultimo mese, spiegano i vigili del fuoco, è stato chiesto aiuto ai Comando delle province e delle regioni limitrofe. Questo nonostante ci sia stato un raddoppio di turni del personale, "potenziamento vanificato in larga parte per la carenza di automezzi da mettere a disposizione , che di fatto ha lasciato a piedi parte del personale in servizio".

"Il personale garantisce l’ordinario sistematicamente con solo cinque autoscale di cui solo due all'interno del GRA, il tutto per provare a garantire soccorso oltre agli oltre 2.800.000 abitanti della capitale e agli oltre 900mila cittadini, tra pendolari e turisti che quotidianamente visitano la Capitale, anche alle aree Est della provincia con presenze di aree densamente popolate e distanti".

"Le Autopompe sono sempre al limite delle necessità. Giornalmente si riesce ad avere una forse due APS di scorta, Mentre le Autobotti ( necessarie per garantire rifornimento idrici alle squadre operative ) sono ridotte a 2/3 e spesso con personale che deve saltare da un mezzo all'altro a causa della carenza di operatori".

I vigili del fuoco definiscono questa come una situazione fortemente critica "il comando della Capitale ha bisogno di investimenti straordinari, non può essere considerato un Comando al pari di tutti gli altri. L'assenza di politiche e di interventi concreti necessari al funzionamento del corpo nazionale, nel territorio romano si sono resi ancora più evidenti. I fatti dell'ultimo periodo sono solo le inevitabili conseguenze delle carenze strutturali che continuano ad aumentare e che stanno mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, rischio finora contenuto solo dal sacrificio e dalla professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici del Soccorso".

"Ci rivolgiamo a voi, massime autorità politiche locali, affinché la nostra richiesta, già evidenziata al Prefetto di Roma, di interventi urgenti, necessari per garantire ai cittadini della Capitale e della Regione Lazio, un servizio efficiente ed efficace, ed a garantire, ai Vigili del Fuoco, condizioni e carichi di lavoro dignitosi e sostenibili, non sia più rinviata".

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