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Lo scrittore Kureishi ricoverato dopo una caduta a Roma: “Non so se potrò mai più usare una penna”

Lo scrittore ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo una caduta: “Sono in ospedale. Non riesco a muovere le braccia e le gambe. Non posso grattarmi il naso, fare una telefonata o nutrirmi”.
A cura di Enrico Tata
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Lo scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo essere caduto in casa il 26 dicembre scorso. È fuori pericolo di vita, ma le sue condizioni sono gravi, come racconta lui stesso su Twitter: "Non è chiaro se potrò mai più camminare o se potrò mai per tenere in mano una penna, se c'è un'assistenza di cui sarei grato, sarebbe per quanto riguarda l'hardware e il software con assistenza vocale, che mi permetteranno di guardare, scrivere – e ricominciare a lavorare, e continuare una specie di mezza vita".

Lo scrittore racconta così quanto gli è accaduto il giorno di Santo Stefano: "Sono caduto dopo aver fatto una passeggiata a Piazza del Popolo e poi a Villa Borghese prima di tornare all'appartamento. Avevo appena visto Mo Salah segnare contro l'Aston Villa, sorseggiando mezza birra, quando ho cominciato ad avere le vertigini. Mi sono chinato in avanti e mi sono messo la testa tra le gambe. Mi sono svegliato pochi minuti dopo in una pozza di sangue, il collo in una posizione grottescamente contorta, mia moglie in ginocchio accanto a me. Sembrava un modo miserabile e ignobile di morire".

Lo scrittore attualmente non riesce a muovere né gambe né braccia e soltanto negli ultimi giorni ci sono stati piccoli miglioramenti. Ancora una volta è lo stesso Kureishi, su Twitter, a raccontare le sue attuali condizioni: "‘Dal pavimento mia moglie ha sentito le mie grida frenetiche. Mi ha salvato la vita e mi ha tenuto calmo. Per alcuni giorni sono stata profondamente traumatizzato, alterato e irriconoscibile a me stesso. Sono in ospedale. Non riesco a muovere le braccia e le gambe. Non posso grattarmi il naso, fare una telefonata o nutrirmi. Come potete immaginare, questo è umiliante, degradante e un peso per gli altri. Ho subito un'operazione alla colonna vertebrale e negli ultimi giorni ho mostrato piccoli miglioramenti. Ho sensibilità e un po' di movimento in tutti gli arti, e inizierò la fisioterapia e la riabilitazione il prima possibile".

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