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Latina, Coletta sfiduciato: “Da centrodestra scelta becera, li batteremo per la quarta volta”

Così il sindaco di Latina, Damiano Coletta, nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.it: “I consiglieri del centrodestra hanno fatto questa scelta e l’hanno fatto nel modo più becero, violento e irrispettoso nei confronti della città”.
A cura di Enrico Tata
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Il sindaco di Latina, Damiano Coletta è stato sfiduciato dai 19 consiglieri del centrodestra, che in consiglio comunale avevano la maggioranza. Eletto per la prima volta nel 2016 e sostenuto da una coalizione civica di centrosinistra, Coletta è stato riconfermato al ballottaggio a ottobre 2021. Lo scorso settembre, invece, a causa di irregolarità accertate dal tar sono state ripetute le elezioni in alcune sezioni elettorali della città, ma il centrodestra non è riuscito a conquistare i pochi voti che gli avrebbero permesso di superare il 50 per cento e ribaltare, quindi, il risultato elettorale vincendo al primo turno e rendendo non necessario il ballottaggio.

Ieri i consiglieri del centrodestra hanno chiesto una sospensione del consiglio comunale e, senza annunciarlo, sono andati dal notaio per depositare le loro dimissioni. Ha spiegato la vicenda a Fanpage.it lo stesso sindaco Coletta: "Il loro mi è sembrato un gesto di irresponsabilità politica. Farlo era certamente nelle loro facoltà, ma c'è anche una questione di rispetto nei confronti di una comunità che al ballottaggio mi ha scelto come sindaco, 30mila voti contro i 22mila voti del mio avversario. Recentemente, come sapete, c'è stato un supplemento elettorale che non ha modificato la sostanza del risultato. A mio avviso c'era bisogno di anteporre a tutto il resto il bene comune, occorreva trovare un accordo in consiglio su alcuni punti programmatici e superare questa stagione di crisi. Questa, invece, può essere una stagione che può creare tante opportunità grazie ai progetti del Pnrr che avevamo attivato. Io avevo chiesto loro di sedersi attorno a un tavolo e di trovare dei punti programmatici condivisi e gestire quantomeno questa fase di avvio dei progetti".

Invece, ha dichiarato ancora Coletta, i consiglieri del centrodestra "hanno fatto questa scelta e l'hanno fatto nel modo più becero, violento e irrispettoso nei confronti della città. Sono andati via, mentendo, chiedendo una breve sospensione del consiglio comunale, non sono tornati e sono invece andati tutti dal notaio a firmare le loro dimissioni. In queste cose bisogna metterci la faccia, parlare in consiglio comunale, discutere per poi arrivare magari alla stessa conclusione. Ma il rispetto per le istituzioni e per la città non deve mai mancare. È stato un comportamento da branco, messo in atto da persone che non hanno avuto il coraggio di metterci la faccia e quindi si sono nascoste nel branco. Ma sono stati proprio i cittadini ad essere offesi".

Grazie alla scelta dei centrodestra, ha spiegato l'ormai ex sindaco, "chi ci rimette è la città: si è creata una situazione di stallo che porterà Latina ad almeno sei mesi di gestione commissariale e cittadini ne pagheranno le conseguenze. Perché per alcune scelte fondamentali serve la politica e questa, al contrario, è stata l'ennesima sconfitta della politica".

Per quanto riguarda la coalizione Latina Bene Comune che ha sostenuto Coletta, "dobbiamo riportare il discorso nella piazza, occorre discutere con i cittadini, capire che un'esperienza locale deve avere sani principi e valori come penso di aver fatto in questi sei anni. Occorre ripartire da quei valori che, credo, i cittadini hanno colto. Li abbiamo battuti già tre volti, li batteremo anche la quarta volta". 

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