123 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’assessore ai Trasporti Patanè: “Metro chiusa per lavori, così limiteremo i disagi ai cittadini”

Fanpage.it ha intervistato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè sulle prossime chiusure della metro di Roma, che vedono la linea A chiudere anticipatamente alle 21 dal 15 giugno fino al 2023.
A cura di Alessia Rabbai
123 CONDIVISIONI
Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma
Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma

La metro di Roma è al collasso chiuderà e in anticipo alle ore 21, per consentire interventi all'infrastruttura. Fanpage.it ha intervistato l'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, per capire come si sta organizzando Atac, che tipo di interventi verranno svolti e quale sarà la sfida che la municipalizzata dovrà affronare per rilanciare il servizio di trasporto pubblico in città. La linea A chiuderà dal 15 giugno per diciotto mesi fino al 2023, ad eccezione dei weekend durante i quali svolgerà orario normale fino all'una e mezza, mentre la linea B chiuderà dal 19 aprile al 6 giugno 2022 alle ore 21 nella tratta compresa tra Castro Pretorio e Laurentina.

La chiusura della linea A preoccupa cittadini e commerianti che il centro storico di Roma resti isolato, come verrà organizzato il servizio sostitutivo?

Per ridurre i disagi i lavori saranno effettuati nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 4.30. Atac ha elaborato un modello di servizio sostitutivo attraverso un'attenta analisi delle frequentazioni e dei conta passeggeri, per fornire la stessa offerta di posti. È prevista, pertanto, l’attivazione di due linee bus sostitutivi tra Battistini e Arco di Travertino e tra Flaminio e Anagnina, in modo che nella sezione di massimo carico tra Flaminio e Travertino ci sia un numero di bus particolarmente elevato.

Il numero dei treni circolanti è diminuito drasticamente a causa dei guasti, a cosa sono dovuti e come si interverrà?

Il numero dei treni circolanti è diminuito drasticamente non soltanto a causa dei guasti, ma anche e soprattutto a causa delle mancate revisioni. Il tornio di Atac di cui si è parlato nei giorni scorsi, che rimette in sesto le ruote dei treni e che è stato danneggiato, è solo una parte del problema. La condizione delle infrastrutture è da ‘terzo mondo' a causa della situazione ereditata dall’amministrazione precedente: hanno lasciato Roma senza la revisione dei treni per la metro A e B, e non hanno neanche messo i soldi per poterla fare sui treni della metro C. Il problema principale, dunque, non è il sabotaggio del tornio, ma il non aver combinato nulla negli anni precedenti: è chiaro che ora arrivano le scadenze delle revisioni e i tecnici dell’autorità nazionale del ministero fermano i treni.

Che tipo di interventi verranno svolti durante le chiusure della linea A e B, a quanto ammontano e quanti soldi sono stati stanziati?

Ora dovremo mettere in campo quello che ho definito un autentico ‘Piano Marshall’ per la manutenzione delle metropolitane di Roma e abbiamo cinque anni per realizzarlo. Dobbiamo spendere tutti i famosi 425 stanziati dall'allora ministro Graziano Delrio. Una parte è stata già impegnata per 134 milioni ed è destinata a nuovi treni. La gara è stata affidata per 30 treni di cui la prima tranche di 14 arriverà tra due anni, 12 andranno sulla linea B e 2 sulla A. Poi ci sono 66 milioni destinati alla revisione generale, 36 per l'ammodernamento della linea A, 4,6 sul segnalamento e poi restano 185 milioni sui sistemi antincendio e per le banchinette. E poi bisogna fare un patto sulla sicurezza ferroviaria, altrimenti quando arriva l’autorità nazionale a fare i controlli, se non è stata effettuata la revisione dei treni, li ferma. A dicembre abbiamo salvato i 20 treni della Metro A che sarebbero dovuti andare fuori linea a gennaio causando, di fatto, la chiusura della linea. Ora stiamo discutendo con il ministero per quelli della metro C.

Qual è la sfida di Atac nei prossimi anni per rilanciare il servizio di trasporto pubblico e quali sono i prossimi interventi in programma per implementare il trasporto di superficie e metropolitano?

Oltre agli interventi indispensabili di cui abbiamo parlato sopra sulle metropolitane, ci occuperemo della rete tram e del trasporto su gomma. Per quanto riguarda la rete tramviaria, così come per le metropolitane, paghiamo il prezzo di un patrimonio della città che è stato lasciato degradare, con più di vent’anni di mancanza di manutenzione e mancato rinnovo dei mezzi. Saremo costretti a chiudere la linea 8, da luglio, per circa 6 mesi per rifare interamente l'armamento. In tre anni, dovremo rifare tutto l’armamento: abbiamo a disposizione 65 milioni di euro e nel 2025 contiamo di avere l’intera rete rinnovata. Entro marzo vogliamo indire la gara per 130 nuovi tram: 50 serviranno a sostituire i convogli esistenti, 80 saranno destinati sulle nuove linee. Altra priorità è il rinnovo della flotta bus. I 70 bus ibridi che sono entrati in servizio a dicembre, insieme ai 29 a metano, rappresentano soltanto l’inizio di un percorso che ci porterà a rivoluzionare il trasporto pubblico di Roma. Contiamo di avere, entro il 2026, più di 1200 nuovi mezzi che andranno a sostituire vetture arrivate a fine vita. I primi 600 contiamo di sostituirli entro la fine del 2022. In più abbiamo 292 milioni da investire per l’acquisto di 411 bus ad alimentazione elettrica, con l’entrata in servizio prevista entro la metà del 2026.

123 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views