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La veranda dello storico ristorante dei vip a Santa Severa è da demolire: tra i clienti Totti e Scamarcio

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dello storico ristorante di Santa Severa ‘Isola del Pescatore’, meta di vip, politici e sportivi: la veranda di 185 metri quadrati non avrebbe i dovuti permessi.
A cura di Natascia Grbic
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Il 30 giugno il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del ristorante ‘Isola del Pescatore‘ di Santa Severa: i 185 metri quadrati di veranda sul mare dovranno essere in parte demoliti. Respinto il ricorso dei fratelli Quartieri, che hanno dichiarato di aver già abbattuto parte della struttura, proprio per adeguarsi alle richieste dell'amministrazione comunale: troppo poco secondo il Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Comune di Santa Marinella, che cinque anni fa ha chiesto l'avvio dell'iter giudiziario.

Il ristorante ‘Isola del Pescatore' è una meta molto nota amata soprattutto da vip, calciatori e politici. Tante le facce note immortalate negli anni al ristorante, da Francesco Totti ad Angela Merkel. Il locale, che affaccia direttamente sul Castello di Santa Severa, ha visto tra i suoi tavoli anche la presenza di Riccardo Scamarcio, Maria Elena Boschi, Ciro Immobile, Francesca Fagnani. Il fatto di avere illustri frequentatori non lo ha però salvato dalla scure del Consiglio di Stato, che dopo cinque lunghi anni – con ricorso anche al Tar dei fratelli Quartieri nel 2023 – ha dato ragione al Comune: come riportato da Il Corriere della Sera, la veranda di 185 metri quadrati è abusiva e va rimossa.

Secondo il Comune di Santa Marinella, i gestori del ristorante avrebbero provveduto sì alle demolizioni, ma in modo insufficiente. La veranda di 185 metri quadrati, in particolare, non sarebbe conforme a quella sanata nel 1999. La tettoia sarebbe stata col tempo adibita a uso commerciale, senza però averne effettivamente i permessi. Per questo il Comune ne ha chiesto la rimozione, incontrando le resistenze dei fratelli Quartieri che, da parte loro, hanno dichiarato di aver proceduto all'abbattimento delle aree difformi e di essere in regola.

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