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La storia della piccola Chloe: salvata con un’operazione a Capodanno a un giorno dalla nascita

A cinque giorni dall’intervento la neonata respira da sola e si avvia verso la guarigione dopo l’operazione eseguita da una équipe multidisciplinare dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma composta da anestesisti, chirurghi neonatali e infermieri. La piccola Chloe era affetta da una malformazione artero-venosa polmonare.
A cura di Enrico Tata
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La piccola Chloe è nata il 31 dicembre con una grave malformazione polmonare. Il primo gennaio 2021, a poche ore dalla sua nascita, ha subito un delicato intervento che le ha salvato la vita. A cinque giorni dall'intervento la neonata respira da sola e si avvia verso la guarigione dopo l'operazione eseguita da una équipe multidisciplinare dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma composta da anestesisti, chirurghi neonatali e infermieri. I medici hanno "ricostruito il fisiologico flusso sanguigno legando i vasi malformati in modo progressivo e lento per evitare scompensi emodinamici. Hanno poi ha effettuato la ‘lobectomia polmonare inferiore’, ovvero l’asportazione della porzione di polmone con l’anomalia vascolare".

La piccola Chloe era affetta da malformazione artero-venosa polmonare

La piccola Chloe era affetta da MAVP, malformazione artero-venosa polmonare, un'anomalia molto rara che colpisce un bambino su 3mila-5mila nati vivi. I medici spiegano che di solito questa malformazione si manifesta soprattutto in età adulta ed è di piccole dimensioni, mentre nel caso di Chlore la lesione era molto estesa e il suo cuoricino dilatato e sovraccarico. "All’interno dei polmoni del feto con questa insidiosa anomalia si sviluppa, infatti, un groviglio di vasi che devia il normale percorso sanguigno mettendo in comunicazione diretta arteria e vena polmonare: intrappolato in questo cortocircuito, il sangue non riesce a ossigenarsi e si riversa nel cuore in grande quantità con il rischio di generare un grave scompenso cardiaco", spiega il Bambino Gesù. Il professore Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento Medico Chirurgico del feto-neonato-lattante del Bambino Gesù, ha detto che l'intervento effettuato sulla piccola è stato "risolutivo. Superata la fase post-chirurgica, la più delicata, le prospettive di qualità di vita sono ottime e, in futuro, non avrà più bisogno di altre operazioni. A pochi giorni dall’intervento la piccola è stata in grado di iniziare finalmente a respirare in modo autonomo. Le sue condizioni cliniche sono buone e ci aspettiamo un recupero completo". La mamma della piccola, proveniente dalla Sardegna, è stata subito inviata all'ospedale romano dopo la diagnosi avvenuta prima del parto.

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