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Investe e uccide Francesco Valdiserri, confermati i domiciliari: “Sono devastata dal senso di colpa”

Convalidato l’arresto per la 23enne che ha investito e ucciso Francesco Valdiserri: è accusata di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza.
A cura di Beatrice Tominic
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Francesco Valdiserri e l'auto che lo ha travolto sulla Colombo
Francesco Valdiserri e l'auto che lo ha travolto sulla Colombo

È stato convalidato l'arresto nei confronti della 23enne alla guida dell'automobile che lo scorso mercoledì 19 ottobre in via Cristoforo Colombo ha investito e ucciso Francesco Valdiserri mentre stava tornando con un amico dal cinema.

Questa mattina il gip, al termine dell'interrogatorio di convalida, ha confermato gli arresti domiciliari per la ragazza, accusata di omicidio stradale, con l'aggravante di guida in stato di ebbrezza. Come affermano i risultati degli esami effettuati sull'automobilista, quella sera si era messa alla guida con un tasso alcolemico superiore al limite consentito, oltre 1,5 l/g. È risultata non negativa anche ai cannabinoidi. Soltanto in seguito si è scoperto anche che già tre anni fa le era stata ritirata la patente: non aveva voluto sottoporsi ad alcuni test. Poi, però, l'aveva riottenuta legalmente.

Secondo i controlli degli inquirenti, inoltre, sembra che quella sera stesse viaggiando ad una velocità superiore ai 70 km orari in un tratto, quello dove è stato investito Francesco, all'altezza dell'incrocio con via Giustiniano, in cui il limite consentito è di 30. Al vaglio anche il telefonino della ragazza: può darsi che fosse in uso al momento dello schianto contro il giovane.

Il racconto della ragazza

Secondo quanto è emerso dall'interrogatorio, racconta il quotidiano, la ragazza no ricorderebbe nulla del momento del tragico incidente. "Sono devastata dal senso di colpa", ha detto scoppiando a piangere più volte nel corso dell'interrogatorio. Nel frattempo gli inquirenti continuano a ricostruire l'esatta dinamica e le cause dell'incidente: la 23enne non ha saputo spiegare la ragione che l'ha spinta fuori strada. Analizzata la situazione della ragazza, la Procura, rappresentata dal pm Erminio Amelio, ne ha chiesto l'arresto per omicidio stradale: nei prossimi giorni, con l'intervento dei consulenti, si cercherà di capire quale fosse la velocità di marcia dell'automobile killer.

Nell'inchiesta aperta per l'incidente, sicuramente viene sottolineata l'alta velocità a cui stava procedendo l'automobile. La 23enne oggi rischia fino a 15 anni di carcere. La pena potrebbe aumentare, però, se si scoprisse, tramite le analisi allo smartphone, che al momento dell'incidente stava scrivendo messaggi o parlando senza vivavoce. Francesco e il suo amico, al momento dell'incidente, stavano camminando al centro del marciapiede, ben lontani dalla strada. L'automobile è arrivata sul marciapiede e ha colpito il ragazzo, mancando per meno di mezzo metro l'amico che si trovava con lui: non sono stati trovati segni di frenata. Colpito il ragazzo è stato spinto verso il muro e le inferriate di un parcheggio vicino.

"Quando sono arrivato io, l'automobile era ancora qui in mezzo", ha raccontato a Fanpage.it il padre dell'amico di Francesco, arrivato sul luogo dell'incidente dopo mezzanotte, quando ha ricevuto la chiamata del figlio.

Ancora da capire quale fosse la direzione della ragazza che aiuterebbe a comprendere l'azione svolta prima di perdere il controllo dell'automobile. Con lei, al momento dell'impatto, un ragazzo di 21 anni che avrebbe ammesso di aver bevuto prima di salire in auto e di non essersi accorto dell'errore dell'amica alla guida.

I funerali di Francesco

La notizia della convalida dell'arresto è arrivata proprio mentre erano in corso i funerali del ragazzo, nella chiesa di piazza Santa Maria Liberatrice nel quartiere di Testaccio dove il 18enne viveva con i suoi genitori, i giornalisti de il Corriere della Sera Luca Valdiserri e Paola Di Caro e la sorella Daria. A ritrovarsi oggi in tarda mattina per l'ultimo saluto a Francesco anche molti politici: Giorgia Meloni, arrivata dopo il giuramento come Presidente del Consiglio; Antonio Tajani; Anna Maria Bernini; il presidente del Senato Ignazio La Russa; il segretario del Pd Enrico Letta, Francesco Lollobrigida e l'ex ministra Mara Carfagna.

Oltre ai volti noti, anche parenti e amici del giovane, a partire dai suoi compagni della band, gli Origami Smiles, con cui suonava dallo scorso aprile. All'entrata della chiesa anche un lungo striscione con i colori della sua squadra del cuore, la Roma. Proprio il suo storico capitano, Francesco Totti, una volta appreso della morte del 18enne, si è stretto ai genitori di Francesco con un messaggio: "Sarai per sempre un angelo".

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