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Francesco investito sul marciapiede, il messaggio di Totti ai genitori: “Sarà sempre un angelo”

Francesco Totti ha inviato un messaggio a Il Corriere della Sera per esprimere la sua vicinanza a Paola Di Caro e Luca Valdiserri, i due giornalisti che la notte del 20 ottobre hanno perso tragicamente il figlio.
A cura di Natascia Grbic
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"Quando arriva una notizia della perdita di un figlio in questo modo non sai sa dove iniziare. Luca e Paola hanno percorso con me la mia crescita da ragazzo a uomo a padre. Da giovane calciatore a professionista la strada è stata lunga. E quando chiamano il figlio Francesco… Oggi cosa puoi dire?". Questo il messaggio inviato da Francesco Totti a Il Corriere della Sera, per esprimere la sua vicinanza a Paola Di Caro e Luca Valdiserri.

Il figlio dei due giornalisti è stato investito e ucciso la notte del 20 ottobre a Roma, in via Cristoforo Colombo, da un'auto guidata da una ragazza di ventiquattro anni, positiva ai test per alcol e droga.

"Sento solo di stringerli a me con tanto affetto un dolore cosi grande non si può immaginare Paola, Luca, Daria e famiglia vi sono vicino con il cuore – continua il messaggio – Francesco, sarai per me sempre un angelo".

La ragazza alla guida della Suzuki Swift si trova adesso agli arresti domiciliari. Nel sangue aveva un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l ed è risultata positiva ai cannabinoidi. Già tre anni fa le era stata ritirata la patente. In macchina insieme a lei c'era un altro giovane, che ha riportato lievi ferite. Illeso invece l'amico di Francesco, che stava camminando insieme a lui sul marciapiede quando la macchina fuori controllo gli è piombata addosso. I due erano stati al cinema: una serata tranquilla, come tante, che invece è finita in tragedia.

"Gli eroi sono tutti giovani e belli. Lui era semplicemente un ragazzo felice. E io non lo sarò mai più. Ciao Francesco amore mio", lo straziante messaggio di Paola Di Caro, nota giornalista politica de Il Corriere della Sera, dedicato al figlio.

"Mi ha chiamato mio figlio verso mezzanotte – spiega il padre dell'amico di Francesco, salvo per miracolo – Francesco stava andando a prendere l'autobus perché abitava a Testaccio. Questa macchina l'ho ritrovata qui in mezzo, una cosa allucinante".

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