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Incidente tra due moto e un’auto: Hazel muore due giorni dopo il compagno

Non ce l’ha fatta Hazel Desimone, dopo due giorni di lotta tra la vita e la morte è deceduta in un letto del Policlinico Agostino Gemelli di Roma per le gravi ferite riportate. Nell’incidente sulla strada statale Umbro Casentinese in cui è morto anche il compagno, il bilancio è di due decessi e tre feriti.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Etruria News
Foto di Etruria News

Hazel Desimone è morta dopo due giorni di agonia in un letto del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Hazel, che tra diciassette giorni avrebbe compiuto quarantatré anni, era di Civitavecchia, come il suo compagno Matteo Rossi, qurantotto anni, dipendente di Port Mobility, deceduto prima di lei domenica pomeriggio nello scontro tra due moto e una Fiat Panda avvenuto sulla strada statale Umbro Casentinese a Bagnoregio, in provincia di Viterbo, a seguito del quale il bilancio conta due morti e tre feriti gravi. Hazel ha seguito il suo compagno, a causa delle gravi ferite e traumi riportati, che le sono risultati purtroppo fatali. Lascia due figlie.

I messaggi d'addio per Hazel Desimone

Hazel è morta nelle scorse ore, appresa la notizia della sua improvvisa e drammatica scomparsa, amici e conoscenti si sono stretti intorno al dolore della famiglia. Tanti i messaggi comparsi sulla sua bacheca Facebook, che la ricordano come "una guerriera". Civitavecchia è in lutto per la tragica morte della coppia di motociclisti, in attesa che le salme ricevano il nulla osta e vengano celebrati i funerali.

Due morti e tre feriti nell'incidente a Bagnoregio

Il sinistro in cui hanno perso la vita Hazel Desimone e il suo compagno Matteo Rossi risale al pomeriggio del 1 novembre. Ancora da chiarire le responsabilità dell'incidente, avvenuto probabilmente per una manovra azzardata. Hazel e Matteo nel momento in cui sono accaduti i drammatici fatti erano insieme ad altri due motociclisti per una gita a Orvieto, quando entrambi i veicoli a due ruote hanno impattato con la macchina. Per Matteo non c'è stato purtroppo nulla da fare, nonostante i paramedici arrivati con l'eliambulanza abbiano tentato di rianimarlo a lungo, praticandogli sul posto il massaggio cardiaco. Anche le condizioni della sua compagna sono parse fin da subito critiche. Ma per lei e gli altri tre feriti, i due motociclisti e la donna di trent'anni alla guida della vettura, è stato possibile il trasporto in ospedale. Per estrarre l'automobilista dalle lamiere dell'auto è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Sul caso indagano i carabinieri della locale Compagnia.

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