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Inchiesta Free Beach a Terracina, archiviata la posizione dell’europarlamentare Fdi Procaccini

L’ex sindaco di Terracina e attuale europarlamentare Nicola Procaccini era stato coinvolto a luglio scorso nell’indagine che ha portato allo scioglimento dell’attuale amministrazione del comune pontino e all’arresto della sindaca Roberta Tintari.
A cura di Enrico Tata
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La procura di Latina ha archiviato la posizione dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini nell'ambito dell'inchiesta Free Beach. L'ex sindaco di Terracina era stato coinvolto a luglio scorso nell'indagine che ha portato allo scioglimento dell'attuale amministrazione del comune pontino e all'arresto della sindaca Roberta Tintari. Quanto a Procaccini, il gip ha negato l'autorizzazione chiesta dalla procura di Latina di utilizzare alcune intercettazioni che vedevano protagonista l'ex primo cittadino. Secondo il giudice non sono emersi elementi sufficienti per richiedere al Parlamento europeo la richiesta di autorizzare a procedere. Essendo europarlamentare, infatti, Procaccini gode di immunità e il giudice deve chiedere un'autorizzazione a procedere per indizi a suo carico.

Tra le accuse ormai archiviate c'era quella di aver fatto favoritismi per la concessione dell'Arena del Molo alla ‘The Sport', una società che per i pm era sponsorizzata politicamente proprio da Procaccini. Gli avvocati di quest'ultimo hanno chiesto e ottenuto dal gip di non utilizzare le intercettazioni a carico del loro assistito perché non sarebbero state legittime e anzi casuali.

Il blitz delle forze dell'ordine che ha portato all'arresto della sindaca Roberta Tintari è scattato all'alba del 19 luglio scorso. Arrestati anche il presidente del consiglio comunale di Terracina, l'assessore ai Lavori pubblici e due tecnici. In quell'occasione la procura ha chiarito che "è emersa una pluralità di fatti di rilievo penali connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, ad illegittime sanatorie riguardanti opere e manufatti insistenti sul pubblico demanio marittimo, a lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina nonché alla illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali. Dalle indagini sono emerse condotte di pubblici funzionari, che appaiono finalizzate al perseguimento di interessi personali e non coerenti, dunque, con i compiti istituzionali. La realizzazione di un ponte ciclopedonale sarebbe avvenuta attraverso l'indebita percezione di fondi europei strutturali Feamp e Flag, con conseguenti danni erariali".

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