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Incendio Colli Aniene, il bollettino medico: tre feriti gravi ancora intubati, dimesso il bambino

Tredici dei feriti ospedalizzati ieri dopo l’incendio a Colli Aniene sono ancora in ospedale. Tra i dimessi anche il bambino. I tre feriti gravi rimangono in prognosi riservata e intubati, secondo il bollettino medico diffuso dalla Regione Lazio.
A cura di Redazione Roma
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La Regione Lazio ha diffuso poco fa il bollettino medico sulle condizioni di salute delle persone rimaste ferite nell'incendio che ieri pomeriggio ha devastato una palazzina a Colli Aniene, quartiere alla periferia Est di Roma lungo via Tiburtina, provocando anche una vittima.

Da quanto è stato reso noto i tre pazienti rimasti feriti in maniera grave sono ancora intubati e in prognosi riservata all'ospedale Sant'Eugenio. "Una paziente si trova ancora ricoverata presso il reparto di Rianimazione. Altre due persone, con ustioni rispettivamente sul 30% e sul 12% del corpo, sono ricoverate nel Centro grandi ustionati. Tutti e tre i pazienti restano intubati e in prognosi riservata. Le loro condizioni sono costantemente monitorate e verranno valutate nelle prossime ore", si legge nella nota.

Dall'ospedale San Giovanni sono stati dimessi due dei tre feriti arrivati nella giornata di ieri, mentre dall'Umberto I è stato dimesso solo un paziente sui nove ricoverati ieri: "Gli altri otto restano ricoverati per ulteriori accertamenti: tre sono privi di sintomatologia e prossimi alla dimissione, per tre è necessaria una nuova Tac toracica e due necessitano di ulteriori cicli in camera iperbarica". Dimesso il bambino che era stato ricoverato.

Il giorno dopo l'incendio del palazzo che ha distrutto le loro case, i 78 sfollati tentano di riprendere in mano le loro vite e riprendersi dallo choc. Quasi tutti hanno perso letteralmente tutto, e attendono di sapere come e dove vivranno nei prossimi mesi: è molto difficile pensare che chi abitava nel corpo centrale della palazzina potrà rientrare in tempi brevi, più ottimisti gli inquilini delle palazzine laterali. Intanto si prova a fare luce anche sulle origini dell'incendio, e sotto accusa finisce la ditta e il cantiere di ristrutturazione dell'edificio, e in particolare i materiali di scarto e di lavoro mai rimossi. I vigili del fuoco hanno seguito ancora oggi nuovi rilievi: il primo obiettivo è stabilire l'origine dei "botti" sentiti dai condomini primi del diffondersi delle fiamme.

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