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Blitz di Extinction Rebellion al ministero della Transizione ecologica, lanciata vernice: 10 fermi

Anche stamattina gli attivisti per l’ambiente di Extinction Rebellion hanno protestato lanciando vernice sui muri del Ministero della Transizione Ecologica: fermati 10 attivisti.
A cura di Beatrice Tominic
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Nella mattinata di oggi, mercoledì 2 febbraio, gli attivisti di Extinction Rebellion sono tornati a bussare alle mura del Ministero della Transizione Ecologica, lanciando vernice rossa sulla porta. Gli attivisti per l'ambiente hanno fatto irruzione nella sede del ministero verso le ore 11  pretendendo un incontro pubblico con il ministro Roberto Cingolani: 4 persone sono riuscite ad entrare, ma hanno comunque ricevuto un categorico rifiuto da parte dello staff. All'interno del ministero erano presenti due carabinieri che hanno immediatamente allertato la polizia, arrivata sul posto con tre automobili e un camioncino antisommossa. Le forze dell'ordine hanno fermato e portato in questura 10 persone, alcune delle quali hanno già partecipato alla protesta di ieri: adesso è in corso un'attività infoinvestigativa della Digos per valutare la loro posizione.

Scrivono sul muro: "Il ministero della bugia"

Nella mattinata di ieri, martedì primo febbraio, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno già imbrattato le pareti dell'edificio scrivendo con vernici rosse e gialle: "Ministero della truffa" e "Ministero delle bugie".

La causa scatenante della loro protesta, che generalmente si era sempre riversata nelle strade di Roma, soprattutto in quelle collegate al Grande Raccordo Anulare, è stata la mancata risposta sul tema della calendarizzazione di un incontro pubblico con alcuni esponenti del governo richiesta inviando al ministero oltre 26mila email. Gli attivisti, in particolare, vogliono un confronto pubblico con il presidente del Consiglio Mario Draghi; il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli; quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti; del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orland e, infine, con la ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna.

Le proteste di "Ultima Generazione" non si fermano

Le proteste della campagna "Ultima Generazione – Assemblea Cittadina ORA!” sono riprese nel primo giorno di febbraio e non si fermeranno fino a quando i 5 esponenti del governo Draghi non concederanno un incontro pubblico per affrontare la crisi climatica che, come ha affermato nel corso di un'intervista rilasciata a Fanpage.it lo scorso dicembre uno degli attivisti, potrebbe portare il clima sahariano anche nel nostro Paese entro i prossimo 20-40 anni.

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