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Il Tar del Lazio annulla il daspo a Stefano Puzzer: era stato allontanato da Roma per un anno

Il Tar della regione Lazio ha annullato il daspo a Roma di Stefano Puzzer, il no green pass che era già stato portavoce dei portuali di Trieste.
A cura di Beatrice Tominic
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È stato annullato dal Tar della regione Lazio il daspo della durata di un anno scattato ai danni di Stefano Puzzer, ex portavoce dei portuali di Trieste lo scorso 2 novembre.

Il foglio di via obbligatorio con il divieto di soggiorno nella città di Roma era stato disposto dalla capitale lo scorso 2 novembre: la questura, infatti, lo aveva obbligato a fare rientro nella città di Trieste entro le 21 del giorno successivo, il 3 novembre 2021, dopo che era arrivato nel corso della stessa mattinata per protestare contro la misura del green pass. Il daspo avrebbe dovuto avere valore per obbligare Stefano Puzzer a non recarsi nella città di Roma per un intero anno, fino al mese di novembre 2022, ma l'annullamento da parte del Tar cambia le cose.

Il daspo a Stefano Puzzer

Nella nota che indicava il daspo ai danni di Stefano Puzzer la questura lo scorso novembre aveva scritto:  "Nel pomeriggio di oggi, il referente dei portuali di Trieste ha posto in essere una manifestazione non preavvisata in Piazza del Popolo, posizionando un banchetto e protestando contro il green pass. In breve tempo il medesimo ha attirato numerosa folla di alcune centinaia di persone, tutti soggetti contrari al Green pass. Sul posto personale della Digos e della Polizia scientifica per monitorare e riprendere tutte le fasi della manifestazione. Il citato referente verrà denunciato alla Procura della Repubblica ai sensi dell'articolo 18 del Tulps, per manifestazione non preavvisata, e sono in corso ulteriori analisi per verificare se ci sono situazioni penalmente rilevabili di altre persone".

Nella giornata successiva al provvedimento, la vicenda di Stefano Puzzer è arrivata anche in Parlamento, sollevata dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Marco Lollobrigida che aveva dichiarato: "La nostra Costituzione permette di manifestare liberamente e pacificamente anche contro un governo con una ampissima maggioranza parlamentare. Con Puzzer ho poco da spartire, ma il provvedimento di daspo preventivo per un anno nei suoi confronti è un unicum e non ha senso"

La protesta di Stefano Puzzer in piazza del Popolo

A partire dalla mattinata del 2 novembre scorso, infatti, Stefano Puzzer, che era già stato portavoce dei portuali di Trieste, aveva aperto un tavolino in piazza del Popolo per protestate contro la misura del Green Pass, circondato da cinque sedie riservate, come si leggeva sui cartelli, a Mario Draghi, al Papa, agli Usa, alla Cina e all’Unione Europea.

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