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La destra chiede al governo di spiegare il perché del daspo a Stefano Puzzer

Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, chiede al governo di riferire in Aula sul foglio di via nei confronti dell’ex portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, che per un anno gli vieta di soggiornare a Roma. “Non ha senso – attacca Lollobrigida – la libertà di espressione non la decide il governo, ma la Costituzione”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il caso di Stefano Puzzer arriva in Parlamento. Alla Camera dei deputati si discute della misura presa contro l'ex portavoce dei portuali di Trieste, salito alla ribalta con le proteste delle scorse settimane, dopo che la questura di Roma ha emesso nei suoi confronti un foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno nella Capitale per un anno. Puzzer ieri era a Piazza del Popolo, a Roma, per chiedere un confronto con le istituzioni: "La nostra Costituzione permette di manifestare liberamente e pacificamente anche contro un governo con una ampissima maggioranza parlamentare – ricorda il capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco LollobrigidaCon Puzzer ho poco da spartire, ma il provvedimento di daspo preventivo per un anno nei suoi confronti è un unicum e non ha senso".

Il parlamentare di Fratelli d'Italia chiede all'esecutivo di riferire in Aula, sottolineando che "la libertà di opinione non la decide il governo Draghi ma la Costituzione". Dopo di lui interviene il deputato Francesco Forciniti de L'Alternativa c'è, che va giù duro: "Per Puzzer arriva addirittura il daspo, come se si trattasse quasi di un rastrellamento di una persona che ha avuto solo la colpa di prendere un banchetto e mettersi civilmente in piazza per sensibilizzare le istituzioni che gli avevano promesso una risposta – attacca – La ministra Lamorgese venga a spiegare la strategia, per capire dove vogliamo arrivare in questo Paese". E ancora: "Questo governo è forte con i deboli e debole con i forti".

A seguire prende la parola anche il deputato Roberto Giachetti, di Italia Viva, che specifica di intervenire a titolo personale: "Le manifestazioni di no vax e no green pass sono da irresponsabili – premette – ma la ministra Lamorgese deve giustificare un provvedimento così grave". E chiede: "Voglio essere tranquillo che ci siano serie motivazioni e che siano rese pubbliche in Aula". Su Twitter pone attenzione sulla discussione anche Claudio Borghi, della Lega, che definisce "abnorme" il provvedimento.

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