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Il sodalizio con Raggi in vista del Gualtieri bis: così Marino tasta il terreno verso le prossime elezioni di Roma

Primarie Pd anche per scegliere chi candidare a sindaco nelle città: è la proposta arrivata ieri da Ignazio Marino, affiancato da Virginia Raggi alla presentazione del film che lo vede protagonista.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra Virginia Raggi, a destra Ignazio Marino. Foto da Facebook.
A sinistra Virginia Raggi, a destra Ignazio Marino. Foto da Facebook.

Mancano ancora due anni circa alle elezioni a Roma, ma c'è chi freme. Si tratta dell'ex sindaco della capitale Ignazio Marino che, dopo una conclusione tutt'altro che positiva del mandato precedente, terminato prematuramente nel 2015, dopo dieci anni esatti sta iniziando a seminare il terreno per reagire al Gualtieri Bis. Ancora nessuna candidatura ufficiale in vista e nessun annuncio formale, sebbene si sia cercato di mostrare sempre attivo e con un occhio alla capitale nonostante il suo ruolo in Europa.

Nel corso dell'evento di proiezione di Golpe Capitale, il film che celebra i 10 anni dall'uscita di Marino dal ruolo di primo cittadino della Capitale, Marino ha avuto modo di parlare anche della corsa a sindaco di Roma. Con lui, nel corso dell'evento, l'ex sindaca Virginia Raggi con cui sembra esserci una palese sintonia.

"Perché il Pd non fa le primarie per scegliere il prossimo candidato sindaco di Roma? – gli ha chiesto dal pubblico, come precisa in un post condiviso sui suoi canali social, un medico dell'ambiente, già iscritto al Pd di via dei Giubbonari – Le primarie sono anche nello statuto del partito", si legge nelle poche righe accompagnate da alcune foto della serata. "Ho risposto che sono d'accordo. D'altra parte se si fanno le primarie del centrosinistra per indicare il candidato o la candidata alla Presidenza del Consiglio del nostro Paese, perché non usare la stessa formula per scegliere chi si candida a guidare le nostre città?", ha concluso Marino.

Marino e Raggi insieme contro Gualtieri

Resta così un grande interrogativo. Cosa aspettarci dalla coppia composta da Marino e Raggi nel periodo che anticipa le prossime elezioni? Nuova candidature in vista o soltanto un'opposizione alla nuova possibile candidatura di Gualtieri?

Una possibile ricandidatura di Marino confermerebbe  il trend del rientro nella politica italiana dopo la vittoria alle elezioni europee di molti europarlamentari. La possibilità era nell'aria da un po'. Lo scorso maggio, aveva iniziato un tour nei quartieri dal profumo di campagna elettorale. Sicuramente l'attenzione su Roma è sempre rimasta costante per Marino, oggi europarlamentare e vicepresidente del gruppo dei Verdi Alleanza Libera Europea, che non ha mai mancato di raccontare, talvolta con critiche piuttosto aspre, quello che succede nella capitale. Ma tutto questo impegno e il ruolo di cittadinanza attiva potrebbero realmente concretizzarsi in una candidatura contro Gualtieri?

Cosa succederebbe nel centrosinistra a Roma

Sicuramente fra Marino e Gualtieri sono diverse le crepe aperte su diversi temi. Gualtieri, tanto amato in Europa per la sua presenza socialamato anche in Europa per la sua presenza social, è stimato grazie alle opere inaugurate durante il Giubileo. Alcune di esse, però, sono sempre state contestate apertamente, da Marino tanto da Virginia Raggi. È il caso, ad esempio, dello stadio della Roma di Pietralata e il termovalorizzatore di Santa Palomba, soprattutto.

Roberto Gualtieri in un video sui cantieri.
Roberto Gualtieri in un video sui cantieri.

A questi grandi progetti, infatti, sono arrivate contestazioni aspre anche dal Movimento 5 Stelle. La domanda, oggi, resta un'altra: questa spaccatura del centrosinistra riuscirà a sanarsi prima del 2027 e a risolversi magari con una grande coalizione o sarà la crepa decisiva in cui il centrodestra potrà insediarsi in vista delle prossime elezioni?

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