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Elezioni comunali Roma 2021

Ignazio Marino smentisce il sostegno a Virginia Raggi: “M5S è diventato come il PD”

Ignazio Marino in due interviste rilasciate oggi smentisce l’appoggio a Virginia Raggi alle prossime elezioni comunali. “Il percorso del Movimento negli ultimi anni è stato diverso dalle promesse. Dallo streaming sono passati alle stanze chiuse, identiche ai ‘caminetti’ del Pd. Hanno abbandonato quasi tutti i loro ideali”.
A cura di Valerio Renzi
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Ignazio Marino con un lungo post su Facebook è tornato a prendersela con il Partito Democratico, colpevole di aver ricandidato i consiglieri comunali "traditori" che ne avevano firmato le dimissioni davanti il notaio. Dopo l'attacco ai dem, l'ex sindaco aveva affermato di aver sinceramente apprezzato le scuse di Virginia Raggi che aveva fatto pubblica ammenda per le arance portate in Campidoglio e la linea giustizialista tenuta quando sedeva tra i banchi dell'opposizioni. Parole incassate con entusiasmo dalla sindaca, tanto che in molti avevano letto il post come un endorsement per Raggi.

Oggi il diretto interessato torna a parlare in un'intervista a Repubblica aggiustando il tiro ma ribadendo il giudizio netto sul PD romano. "Partiamo da Roberto Gualtieri. Ha definito un errore inviare i consiglieri da un notaio per far decadere il sindaco. Ma il Pd ha ricandidato sia alle Regionali che alle Amministrative gli stessi che mi tradirono. – ragiona Marino – Gli elettori dem hanno apprezzato le scelte che feci da primo cittadino: la chiusura della discarica di Malagrotta, la pedonalizzazione dei Fori e di Piazza di Spagna, la ripresa dei lavori e l'apertura della Metro C, la meritocrazia nelle scelte della classe dirigente. Invece la leadership del Pd non ha mai apprezzato la mia libertà intellettuale. Quanto a Raggi, il mio non è un endorsement".

Prende le distanze da Raggi Marino: "Ha fatto scelte opposte alle mie su molte e importanti aree strategiche, dallo stadio alle farmacie comunali. Ma ha il diritto di essere valutata dai cittadini. Quel diritto che il Pd tolse ai romani nel 2015". Ma poi ribadisce di non essere ostile al M5S da tempi non sospetti, questa volta in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, ma questo è diventato un partito come un altro: "Nel 2013, quando vinsi le elezioni, proposi al M5S di entrare in giunta perché i nostri programmi erano quasi sovrapponibili. Tuttavia il percorso del Movimento negli ultimi anni è stato diverso dalle promesse. Dallo streaming sono passati alle stanze chiuse, identiche ai ‘caminetti' del Pd. Hanno abbandonato quasi tutti i loro ideali, dal vincolo dei mandati alla selezione della classe dirigente attraverso il curriculum. Io, invece, sono rimasto ancora lì".

Raggi a Marino: "Sto facendo quello che proponi"

Dal canto Virginia Raggi, che sta rincorrendo Roberto Gualtieri – secondo isondaggi ancora molto lontano – tenta di sfruttare la circostanza associandosi all'ex sindaco la cui cacciata è ancora una ferita per molti elettori di centrosinistra. Non a caso oggi ha inviato al Messaggero una lettera in cui ribadisce la vicinanza alle idee di Ignazio Marino, spiegando di stare mettendone in pratica molte

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