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Francesco Cuomo: così il candidato amico di Diabolik organizza i voti degli ultras per Michetti

Speaker delle radio di tifosi, vecchie glorie della Lazio e nomi storici dei gruppi ultras dell’estrema destra. Tutti insieme fuori lo Stadio Flaminio per chiedere che venga salvato dall’abbandono e torni ad essere lo stadio della Lazio. A organizzare la manifestazione Francesco Cuomo, il candidato ultras nelle liste di Fratelli d’Italia.
A cura di Valerio Renzi
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Fascista lui? "No. Sono un patriota, un tradizionalista. Sono per il crocifisso attaccato in aula a scuola. La domenica vado a messa". I tatuaggi con simboli nazisti? Non ne sapeva niente. Sia come sia Francesco Cuomo, candidato con Fratelli d'Italia è un nome importante della Curva Nord. Tatuatore di giocatori della Lazio e degli ultras, autore di moltissime coreografie, già della Banda Noantri, amico fraterno di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, il capo degli Irriducibili assassinato due anni fa e a capo di un importante organizzazione di trafficanti di droga. Il suo è uno dei pochi nomi che la famiglia comunica alla Questura per presenziare alle esequie al Divino Amore.

Cuomo ha 47 anni, e non si può rinfacciare a un uomo adulto quello che ha fatto a vent'anni e poco più, quando è stato coinvolto anche in gravi episodi di cronaca. Ma il suo inserimento nell'ambiente del tifo organizzato della Lazio non è un fatto di ieri, e il diretto interessato non ne fa mistero. Tanto che è apparso fin da subito come uno dei principali organizzatori della manifestazione di ieri fuori il Flaminio, che i tifosi biancocelesti hanno organizzato per chiedere che l'impianto abbandonato diventi lo stadio della società di proprietà di Claudio Lotito. Sul palco con Cuomo sono saliti nomi storici degli Irriducibili come Yuri Alviti e Alessandro Tonno, così come vecchie glorie della Lazio. Presenti anche diversi presentatori di Radio Radio, l'emittente da dove Enrico Michetti tiene la sua rubrica. In particolare Furio Focolari e Ilario Di Giovambattista.

Politica, calcio e ultras. Un intreccio che non è una novità a Roma, in particolare in Curva Nord, dove da sempre i gruppi sanno giocare tra legittimazione istituzionale, iniziative di solidarietà e il livello della strada, tra saluti romani e violenza e un improbabile doppio petto. Mentre inondava Roma di cocaina Diabolik era regolarmente intervistato dai giornali della destra romana per discutere di politica e pallone. Come dimenticare poi Renata Polverini a cavalcioni del vetro della curva circondata di capi ultras durante la campagna elettorale? Oggi Cuomo è il volto perfetto per traghettare i voti di quel mondo verso Enrico Michetti, poco esposto negli ultimi anni ma con un solido riconoscimento e un curriculum di strada di tutto rispetto.

Il diretto interessato non ha voluto "parlare di politica", per quella che però è assomigliata tanto a un'iniziativa dal sapore elettorale in grado di traghettare i consensi di un mondo composito, fatto di radio di tifosi dove spesso e volentieri in questi mesi abbiamo sentito tesi al limite del negazionismo, ultras con uno storico criminale lungo diverse cartelle e "padri di famiglia". "Uniti più che mai", per lo Stadio Flaminio, ma anche per Enrico Michetti sindaco.

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