Gli audio delle minacce dell’ex di Manuela Petrangeli prima del femminicidio: “Denunciami, poi sarà peggio”

"Ti supplico non mandarmi più questi messaggi, mi stai stalkerizzando. Io non ho nessuno". La voce di Manuela Petrangeli, la fisioterapista di 50 anni uccisa a colpi di fucile dall'ex compagno, è esasperata mentre manda un audio a quello che diventerà anni dopo il suo carnefice. Manuela era una fisioterapista di 50 anni, aveva un figlio avuto insieme all’uomo che la ucciderà il 4 luglio 2024 a colpi di fucile mentre usciva dalla clinica dove lavorava.
Molinaro oggi è a processo per omicidio aggravato dalla premeditazione, lo stalking e la detenzione abusiva di arma. la difesa di Manuela Petrangeli ha chiesto di far ascoltare in aula alcuni degli oltre 600 messaggi scambiati tra la vittima e l’imputato, alcuni molto violenti e volgari. Dopo la separazione, secondo quando ricostruito dagli inquirenti, Molinaro avrebbe piazzato delle cimici a casa dell’ex compagna e ascoltando alcune sue telefonate si era convinto che lei frequentasse un suo paziente e che l’avesse tradito. "Vai a denunciarmi, non ho paura io né di te, né degli avvocati e né delle guardie. Mi faccio tre o quattro anni e poi esco, poi è peggio" le ripeteva in maniera ossessiva. Voleva conoscere il nome del paziente che era convinto fosse la persona con cui Manuela aveva una relazione. Voleva avere il suo numero di telefono e non accettava, neanche stavolta, i no della donna. "Devi dirmi chi è Manuè dammi retta, vengo a lavoro tuo e faccio un macello".
Il processo
Gli scambi di messaggi tra la vittima e l'imputato fanno parte del fascicolo di indagine e sono stati ascoltati in aula su richiesta degli avvocati della famiglia Petrangeli. "Io penso che sia importante attenzionare questo tipo di condotte perché in questo caso, come spesso accade, non c'è mai stata un'aggressione fisica (prima del femminicidio ndr), ma c'è stata un'aggressione ancor più insidiosa sotto certi punti di vista, che è appunto un'aggressione di tipo psicologico continua" ha spiegato l'avvocato della famiglia Petrangeli Carlo Testa Piccolomini a Fanpage.it.