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Giuliano Castellino lascia Forza Nuova per Monsignor Viganò, l’anti papa Francesco

Fino a pochi giorni fa, Giuliano Castellino era in carcere per aver guidato l’assalto alla Cgil dello scorso 9 ottobre al termine di una manifestazione ‘No vax’ in piazza del Popolo.
A cura di Enrico Tata
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Giuliano Castellino ha annunciato di aver lasciato Forza Nuova, movimento di estrema destra di cui era uno dei leader. Fino a pochi giorni fa era in carcere per aver guidato l'assalto alla Cgil dello scorso 9 ottobre al termine di una manifestazione ‘No vax' in piazza del Popolo. "Quella data è importantissima per noi, non solo per quello che ci è capitato e che abbiamo sofferto. Quel giorno è stato una Pentecoste di libertà, abbiamo visto 100mila persone manifestare contro le restrizioni, il green pass. Oggi siamo sicuri che quel numero è ancora più ampio e grande ed è per questo che invitiamo tutti a unirsi in una grande alleanza", ha dichiarato all'agenzia AdnKronos. Castellino ha detto di aver aderito all'appello lanciato dal monsignor Carlo Maria Viganò "per dire no alla tecnocrazia, al globalismo e per essere centrali al dibattito odierno. Non vogliamo più stare all'angolo, ma al centro, in un fronte cristiano, popolare, plurale, anti ideologico, che stia fuori dagli schemi del Novecento e guardi al futuro rimettendo la libertà al centro della nostra battaglia".

In Italia, ha aggiunto l'ex leader di Forza Nuova, "il fronte del dissenso è ampio: non vaccinati o pentiti di essersi vaccinati. Contrari all'intervento della Nato in Ucraina, scontenti di dove l'attuale governo ci ha portati, una crisi economica senza precedenti, una recessione che sembra non fermarsi. Ieri Draghi ha staccato la spina al governo per addormentare la protesta e il malcontento generale. Non basterà questo a risolvere i problemi dell'Italia, che ha bisogno di una unità di crisi, di italiani intelligenti capaci di rimettere libertà e giustizia sociale al centro".

L'appello a cui fa riferimento Castellino è stato lanciato nel 2021 da monsignor Viganò, ex Nunzio apostolico negli Stati Uniti, nemico di Papa Francesco e paladino della chiesa più conservatrice. Iniziava con queste parole: "Da due anni stiamo assistendo a un colpo di stato globale, in cui un’élite finanziaria e ideologica è riuscita a prendere il controllo di parte dei governi nazionali, istituzioni pubbliche e private, media, magistratura, politici e leader religiosi. Tutti questi, indistintamente, sono diventati schiavi di questi nuovi padroni che assicurano potere, denaro e affermazione sociale ai loro complici. I diritti fondamentali, che fino a ieri venivano presentati come inviolabili, sono stati calpestati in nome di un’emergenza: oggi emergenza sanitaria, domani emergenza ecologica, e dopo emergenza internet".

"L’alleanza anti-globalista lanciata da Monsignor Viganò è l’unico campo di movimento e appartenenza dove ci troverete e troverete i nostri fratelli di resistenza: una sola bandiera: IL TRICOLORE! Un solo motto: NOI SIAMO IL POPOLO! Un solo inno: LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!", ha scritto Castellino, commentando la sua adesione all"alleanza' lanciata da Viganò.

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