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Gira video rap con minori che esaltano i boss: Valentina Travali condannata a 7 anni per droga

Valentina Travali era già stata arrestata nell’ambito dell’operazione Reset, per lei erano stati disposti gli arresti domiciliari. Durante la detenzione ha girato a casa sua un video rap con alcuni minori inneggianti ai boss arrestati pochi giorni prima, violando quindi la misura cautelare disposta dalla Procura. Quando gli agenti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in casa, hanno trovato oltre 300 dosi di cocaina e una penna pistola.
A cura di Natascia Grbic
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Valentina Travali, esponente dell'omonimo clan e tra le protagoniste del video rap che inneggiava ai boss della droga in carcere, è stata condannata a sette anni e due mesi di carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La pubblico ministero Simona Gentile aveva chiesto per lei una pena di sei anni, ma il giudice per le indagini preliminari l'ha aumentata, arrivando a sette anni. La donna è stata processata con il rito abbreviato, come richiesto dalla difesa.

Già arrestata nell'ambito dell'operazione ‘Reset', che aveva smantellato un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga a Latina, Valentina Travali aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Pochi giorni dopo proprio nella sua abitazione è stato girato il discusso video rap con dei giovanissimi del clan che inneggiavano ai boss arrestati durante l'operazione di pochi giorni prima. Nel video si vede Valentina Travali seduta a un tavolo mentre conta dei soldi, simboli dell'opulenza e della ricchezza del clan, che nessuno secondo loro può toccare. Una dimostrazione di forza che però le è valsa un nuovo arresto e una condanna a oltre sette anni di carcere.

In seguito all'uscita del video, poi rimosso da tutte le piattaforme social, gli agenti della Squadra Mobile di Latina hanno fatto irruzione in casa di Valentina Travali, trovando oltre 300 dosi di cocaina pronte per la vendita, una pistola calibro 22 con dentro un bossolo, e centinaia di cartucce di vario calibro. Arrestata nuovamente, è stata accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravamento della misura cautelare disposto su richiesta della Direzione distrettuale antimafia per la partecipazione a quel video. La donna dovrà inoltre pagare 40mila euro di multa.

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