Festa di Santa Rosa, 5 persone in questura per l’attentato sventato a Viterbo: caccia a due uomini

Dopo il fermo dei due presunti attentatori turchi, sorpresi in un bed and breakfast di Viterbo con mitraglietta e pistole cariche e pronte all'uso durante l'evento dedicata a Santa Rosa, nel corso della serata di ieri sono state raggiunte e trasferite in questura altre cinque persone turche. Fin dalla mattinata era trapelato la ricerca in corso da parte degli inquirenti di un terzo soggetto coinvolto. Nell'ultima operazione, avvenuta fra le 20.30 e le 21 di giovedì 4 settembre, invece, sono stati cinque gli uomini trasferiti in questura. Si tratta di cittadini turchi di età compresa fra i 30 e i 40 anni.
Nel frattempo si cercano non uno, ma due uomini in tutta la regione Lazio, disposti posti di blocco e controlli: i due, secondo quanto emerso dalle prime indagini, sarebbero fuggiti dopo aver saputo del fermo dei compagni attentatori.
Trasferiti in questura cinque cittadini turchi, rilasciati la mattina
Trasferiti in questura per gli accertamenti e l'identificazione, sono stati raggiunti all'interno di un b&b di Montefiascone. All'operazione della polizia di Stato, che segue le indagini dalla sera stessa del presunto sventato attentato, mercoledì 3 settembre scorso, stavolta si sono affiancati i carabinieri della stazione locale. Dopo la notte in commissariato, non sono stati rilevati legami con la mafia turca e i cinque sono stati liberi di lasciare la questura.
L'arresto di altri cinque cittadini turchi: documenti falsi, ma niente armi
Nel corso dell'irruzione di ieri sera, per la quale sono state impiegate tre pattuglie, agenti della Polizia di Stato e carabinieri di Montefiascone hanno raggiunto le cinque persone guidati dai nomi riportati sui documenti. Il gruppo aveva mostrato ai responsabili dell'albergo lo stesso tipo di documento, in entrambi i casi contraffatto, presentato nei giorni scorsi dagli altri due, fermati nel pomeriggio di mercoledì e arrestati ieri.
A differenza dei due presunti attentatori turchi, però, nel bed and breakfast di Montefiascone non sono state trovate armi. I cinque sono stati comunque trasferiti in questura, dove sono stati sottoposti ad accertamenti.
L'allarme a Viterbo per la Festa di Santa Rosa: cosa è successo
I fatti risalgono, come anticipato, alla giornata di mercoledì scorso, 3 settembre, quando, nel pomeriggio, poche ore prima del tradizionale evento dedicato alla patrona di Viterbo Santa Rosa che ogni anno raccoglie nel capoluogo della Tuscia migliaia di persone, due uomini sono stati trovati con armi cariche e pronte all'uso nei pressi del santuario. La notizia è stata diffusa soltanto al termine delle celebrazioni. Prima, però, era già stato comunicato che, per ragioni di sicurezza, la processione sarebbe stata illuminata, rompendo così la storica tradizione del cammino a luci spente.
Soltanto al termine degli eventi, a cui hanno partecipato importanti figure del clero, delle associazioni e della politica, anche nazionale, come i ministri Giuli e Tajani, è stato reso noto il fermo di due persone. Al momento la Procura della Repubblica di Viterbo ha aperto un fascicolo per detenzione illegale di armi. I due arrestati, cittadini turchi che sembrano essere vicini al boss Baris Boyun, ricercato dalla Turchia di Erdogan e arrestato nel Viterbese lo scorso maggio, una volta davanti al pm non hanno risposto alle sue domande. Gli inquirenti continuano a indagare per fare chiarezza sulla posizione dei cittadini turchi, due arresti e cinque fermati, mantenendo il massimo riserbo.