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Operazione contro la mafia turca in Italia: a Viterbo arrestato il filo-curdo Baris Boyun

Blitz interforze a Viterbo, dove è stato arrestato Baris Boyun, filo curdo considerato dalla Turchia di Erdogan un boss mafioso.
A cura di Beatrice Tominic
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Baris Boyun, filo curdo ricercato in Turchia per mafia, arrestato mercoledì 22 maggio a Bagnaia.
Baris Boyun, filo curdo ricercato in Turchia per mafia, arrestato mercoledì 22 maggio a Bagnaia.

Baris Boyun si trovava all'interno della sua abitazione a Bagnaia, nel Viterbese, quando è stato arrestato nel corso di un blitz interforze. L'uomo, quarantenne turco di origini curde, è considerato un boss di clan mafioso in Turchia.

Le operazioni di questa mattina, coordinate dalla Direzione distrettuali antimafia di Milano, hanno coinvolto 18 persone, ricercate per la notifica di misure cautelari nel Viterbese e in altre parti d'Italia. Le persone coinvolte sono indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere aggravata anche dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un’associazione con finalità terroristiche ed a commettere attentati terroristici. A questo, si aggiungono anche la detenzione e porto illegale di armi "micidiali" e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le indagini che hanno portato al blitz

Da tempo gli agenti, italiani, turchi e non solo, erano sulle tracce di Baris Boyun e degli altri 17 membri del gruppo. Per rintracciarli, sono state necessarie le intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre a servizi di osservazioni e pedinamenti e ad una collaborazione continua con l'Interpol, fra Polizia di Stato e la polizia turca del KOM.

Centinaia i poliziotti coinvolti nel blitz, ancora in corso, fra la Svizzera e l'Italia, con l'intervento degli agenti dalle province di Roma, Como, Milano, Brescia, Catania, Crotone, Verona, Viterbo, la Guardia di Finanza di Milano e Roma, le unità cinofile di Roma, il l° reparto Volo di Roma e della Polizia Scientifica delle città interessate.

La richiesta di estradizione negata dal tribunale di Bologna

Già nel 2022, dopo un arresto a Rimini, le autorità turche avevano chiesto l'estradizione di Boyun, ma la corte di appello di Bologna aveva respinto la richiesta. La stessa cosa è avvenuta anche lo scorso 14 giugno, in Corte di Cassazione.

La Turchia aveva chiesto l'estradizione a seguito di un provvedimento di cattura
internazionale emesso il 6 aprile 2022 dal Tribunale di Istanbul: Boyun risultava essere accusato di omicidio, lesioni personali, minacce, partecipazione a un'associazione per delinquere e violazione della disciplina sulle armi. Ma i giudici italiani, almeno fino all'anno scorso, hanno sempre negato l'estradizione. Il rischio è che Boyun potesse essere sottoposto, una volta in Turchia, a "trattamenti disumani degradanti, in quanto egli è di etnia curda e affiliato a un partito filo curdo".

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