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Ex calciatore della Roma tra le vittime degli strozzini dell’Alberone: aveva un debito di 50 euro

Tra le vittime degli strozzini dell’Alberone non solo i commercianti della zona, ma anche un ex calciatore della serie A e un ex assessore della giunta Alemanno. Entrambi hanno negato di aver mai chiesto prestiti ai Piromalli, ma le intercettazioni telefoniche mostrano il terrore che avevano degli usurai.
A cura di Natascia Grbic
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Anche un ex calciatore della serie A è finito tra le grinfie degli strozzini dell'Alberone, arrestati ieri dagli agenti della Squadra mobile di Roma. Aveva chiesto una piccola somma ai fratelli Piromalli, molto conosciuti nella zona e negli ambienti della mala locale: 50 euro, che non voleva chiedere al figlio. "Sì ma certe cose non me le devi dì pe telefono – gli aveva detto per telefono uno dei Piromalli – Io te vojo bene, se vedemo dopo va. Se piamo un caffè". E così l'uomo, che negli anni '60 e '70 aveva giocato anche nella Roma, si è trovato indebitato con gli usurai, che pretendevano la restituzione delle somme con tassi d'interesse che andavano dal 60% al 240%. L'ex calciatore, che oggi vive con la pensione sociale, davanti agli agenti ha negato di essere una vittima degli strozzini, dicendo che al massimo ha chiesto ad amici piccoli prestiti di 20 o 30 euro. Ma le telefonate intercorse tra loro sono finite agli atti: come quella dell'ex calciatore ce ne sono tante, troppe. E troppe sono le persone che non hanno voluto denunciare per paura di ritorsioni.

Tra le vittime, un consigliere della giunta Alemanno

Tra le vittime, anche un ex consigliere della giunta Alemanno, coinvolto nei reati di associazione a delinquere, truffa e falsa fatturazione. "Poi se prendemo pure un caffè che te devo fa due rimproverini, te li vojo fa da parte non insieme all'amica mia sennò è capace che i rimproverini diventano quattro o cinque, invece uno o due li posso fa io…". Alla replica della vittima ("ce mancherebbe"), Piromalli risponde con fare minaccioso: "Per il tuo bene". E quando l'uomo dice che nella vita prima o poi tutti possono fare un errore, lui gli fa capire che comunque non sarebbe scampato alla sua punizione e che gli avrebbe fatto lo stesso un ‘rimproverino'. Anche in questo caso, come il calciatore, l'uomo ha negato di avere rapporti con il gruppo di strozzini, dicendo di non aver mai contratto debiti con privati.

Il ruolo del pugile per il ‘recupero crediti'

Per recuperare i crediti, i Piromalli si servivano anche di un ex pugile con  vari precedenti penali alle spalle. "Vaje giù senza appuntamento e dije viè giù", gli dicevano, in modo da sorprendere le vittime. Che ne avevano paura, dato che l'uomo non si faceva problemi a menare le mani per convincerli a risanare i propri ‘debiti'. E spesso erano terrorizzati solo a sentirlo nominare: la maggior parte delle persone che contraevano prestiti a strozzo, vivevano poi nella paura anche solo di uscire di casa, perché anche ritardare di pochi giorni voleva dire subire ‘rimproverini‘, essere derubati della propria auto e ricevere minacce non solo a sé, ma anche nei confronti di tutta la famiglia.

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