Esplosione a Roma, la Protezione Civile chiede di tenere le finestre chiuse nel V Municipio

La Protezione Civile ha chiesto ai cittadini del Municipio V di tenere chiuse le finestre, a scopo precauzionale, in merito all'esplosione di un distributore di Gpl a Roma, via Gordiani. È stato attivato il monitoraggio dell'aria da parte di Arpa Lazio, che pubblicherà successivamente i risultati sul proprio sito istituzionale.
"Poco fa il personale di Arpa Lazio è entrato nell'area da cui è scoppiato l'incendio, fino a questo momento interdetta per ragioni di sicurezza. Si sta quindi procedendo con l'installazione del campionatore, come si fa sempre in caso di incendio, che monitorerà l'eventuale presenza di PCB, IPA e diossine nell'aria", ha dichiarato l'assessora all'Ambiente della Regione Lazio, Elena Palazzo.
La Protezione Civile: "Chiudere le finestre nel V Municipio"
Questo l'avviso della Protezione Civile per gli abitanti del quinto municipio della Capitale, che comprende i quartieri di Torpignattara, Casilino, Quadraro, Gordiani, Centocelle, Alessandrina, Tor Sapienza, La Rustica, Tor Tre Teste, Casetta Mistica, Centro Direzionale Centocelle, Omo:
"Si raccomanda, a titolo precauzionale, alla popolazione presente o in transito nella zona interessata di non sostare nei pressi dell'area interessata dall'incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori a presa d'aria esterna; lavare bene, prima di consumarla, frutta e verdura coltivata in zona".
In caso di emergenza la raccomandazione della Protezione Civile è di "contattare il Numero Unico Emergenze 112, per informazioni la Sala Operativa h24 della Protezione civile al numero verde 800.854854".
Esplosione a Roma, i rischi per la salute
Anche i medici della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), consigliano di chiudere le finestre: ""Si raccomanda a chiunque risieda o lavori nell'area interessata di attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle autorità sanitarie e di protezione civile, mantenendo chiuse le finestre. Va evitato l'accesso alle aree interdette, usando mascherine FFP2 se si deve uscire; in presenza di sintomi quali irritazione oculare, tosse persistente, cefalea, stanchezza anomala o difficoltà respiratorie, rivolgersi tempestivamente al medico o al centro antiveleni. È utile che le autorità eseguano un monitoraggio della qualità dell'aria e, se indicato, dispongano controlli ambientali su suolo e acque di spegnimento". Così il presidente Sima, Alessandro Miani.
Stando a quanto spiegano i medici, il Gpl se inalato in quantità elevata può causare disturbi come nausea, cefalea, vertigini, perdita di conoscenza. Il gas è incolore e più pesante dell'aria e tende ad accumularsi in zone basse, come cortili o interrati.