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Enrico Montesano: da recordman di preferenze con il PDS a idolo dei negazionisti

L’attore è stato fermato dalla polizia oggi in piazza Montecitorio per essersi rifiutato di indossare la mascherina dopo aver partecipato una manifestazione con Matteo Salvini. Così Enrico Montesano è passato da sostenere il Psi di Craxi ad essere eletto all’Europarlamento con 144.000 preferenze con il Pds, fino ad oggi, prima con con la svolta sovranista, poi diventando l’idolo dei negazionisti scesi in piazza sabato scorso a Roma.
A cura di Valerio Renzi
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Enrico Montesano si è sempre interessato di politica, passando da essere un fan di Craxi all'elezione nei primi anni novanta prima a consigliere comunale a Roma poi all'Europarlamento con il Pds. Successivamente poi per un avvicinamento alla destra e a sostenere successivamente il Movimento 5 Stelle, fino ad arrivare ad oggi, quando con la svolta sovranista è diventato uno dei nomi punti del composito schieramento "no mask", tanto da farsi fermare in piazza Montecitorio per essersi rifiutato di indossare la mascherina dopo un alterco con la polizia.

L'attore di teatro e cinema nella prima metà degli anni '70 aderisce al Partito Socialista Italiano, tanto da realizzare nel 1975 un disco con l'Equipe 84 per invitare a votare Psi alle elezioni regionali. Ma è con la svolta della Bolognina che si avvicina alla politica in maniera più attiva aderendo al Pds di Achille Occhetto. Nel 1993 quando Francesco Rutelli diventa sindaco di Roma verrà eletto in consiglio comunale ottenendo 8300 voti, risultando il più votato della lista con la Quercia.

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L'anno successivo lascia il posto in Campidoglio venendo eletto all'Europarlamento con addirittura 144.000 preferenze, secondo solo ad Achille Occhetto. A Bruxelles partecipa ai lavori della Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione e i mezzi di informazione, ma dopo poco lascia il suo posto da europarlamentare. Successivamente parlerà in modo molto negativo di quella esperienza, da convinto antieuropeista.

Poi anche per Montesano finisce l'epoca delle ideologie, della sinistra e della destra, che di solito vuol dire spostarsi a destra ("Il mio voto non è più ideologico. È pragmatico, come dovrebbe essere. Destra e sinistra sono robe del secolo scorso") e così saluterà l'arrivo della destra in Campidoglio con giubilo: "Lo dissi già sette anni fa, alla fine del secondo Rutelli e quindi in epoca non sospetta, che per Roma era utile un cambiamento. E sono contento che questo cambiamento sia avvenuto con Alemanno anche perché Roma aveva ormai una sorta di cappa dal punto di vista economico-amministrativo che la schiacciava".

Finita l'epoca di Gianni Alemanno, Montesano si lascia conquistare dalle nuove tendenze politiche che si aggirano tra internet e la realtà, partecipando anche ad alcuni comizi del Movimento 5 Stelle salvo poi prenderne le distanze. L'ultima crociata politica dell'attore è quella contro le mascherine che ha portato oggi al suo fermo in piazza Montecitorio dopo un alterco con le forze dell'ordine. Enrico Montesano è diventato uno degli idoli dei negazionisti che sabato hanno aggredito in piazza due giornalisti di Fanpage, sostenitore degli slogan contro la "dittatura sanitaria" e strizzando l'occhio nei suoi interventi su Facebook alle tante teorie del complotto che abitano le piazze no mask.

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